‘Fluentify’ spicca il volo: dalle aule di Torino al mercato internazionale

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Fondata da Claudio Bosco, Matteo Avalle e Giacomo Moiso, che all'epoca erano poco più che ventenni, l'impresa propone un nuovo approccio per apprendere le lingue Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print

TORINO – Il Round da 1,5 mln di euro, l’acquisizione di Canguro English e l’apertura a nuovi mercati in Spagna e Sud America: l’azienda Fluentify fondata da tre giovani torinesi, continua a crescere e ad espandersi oltre confine. In tanti, nel 2013, quando, dalle aule universitarie di Economia e del Politecnico di Torino i poco più che ventenni Claudio Bosco, Matteo Avalle e Giacomo Moiso, diedero vita a Fluentify probabilmente si saranno detti: ‘sono troppo giovani, non faranno molta strada’. A ricordare gli inizi, quando tutto è cominciato, Claudio Bosco, Co-Founder di Fluentify, nella classifica degli Under 30 di Forbes nel 2019, racconta: “Giravo molto negli ambienti del Politecnico di Torino alla ricerca di collaboratori per sviluppare i progetti che disegnavo, da una birra insieme ad altri ingegneri ho avuto modo di incrociare il mio percorso con quello di Matteo Avalle che in futuro sarebbe diventato il nostro CTO. Il cerchio si è chiuso poi quando tramite una conoscenza comune del liceo conobbi Giacomo Moiso anche lui mosso dal forte desiderio di fare impresa e al termine di un’esperienza di studio all’estero. Abbiamo messo insieme le nostre rispettive conoscenze per dare vita poi a Fluentify”.

IL SOGNO REALIZZATO DI SCARDINARE LE REGOLE DELL’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE

“Mi stavo laureando a Torino- prosegue Bosco- e in parallelo ero alle prese con la creazione della società a Londra. È stato un periodo difficile, ma ci sentivamo carichi e fiduciosi nel fatto che il nostro progetto rappresentasse un’innovazione nel mondo della formazione linguistica. Sapevamo infatti che, per avere successo, dovevamo scardinare i canoni tradizionali dell’apprendimento delle lingue”. Ed è proprio con questo spirito che è nata quella che oggi è una realtà consolidata, ormai non più startup, ma una PMI innovativa con sedi a, Londra, Torino, Milano, Roma e che conta oltre 150 clienti e 55 mila studenti e un fatturato in crescita del 100%. La rivoluzione introdotta da Fluentify nel mondo della formazione linguistica, infatti è stata quella di lavorare su un nuovo modello di apprendimento, più pragmatico focalizzato sul principio dell’”imparare facendo”.

“Del resto- spiega Bosco- quando ti trovi ad affrontare una riunione o una call con partecipanti provenienti da diverse parti del mondo, non conta l’attestato che certifica il tuo livello di inglese, conta quanto hai avuto modo di metterlo in pratica nel tempo”. Lo scopo di Fluentify è proprio questo: offrire una piattaforma che mette a disposizione 24 ore su 24 tutor madrelingua collegati da tutto il mondo e che permetta a professionisti e manager di praticare l’inglese in modo concreto, flessibile e personalizzato.

Nel 2014 Giacomo Moiso, Matteo Avalle e Claudio Bosco, decidono di spostare la sede dell’azienda a Torino, assumendo circa 15 persone. “È stata una scommessa: quando tutti andavano via dall’Italia, noi abbiamo deciso di rientrare, sfidando la burocrazia e superando gli ostacoli che solitamente si incontrano sulla strada di chi vuole fare impresa nel nostro Paese”. Dal 2016 anno in cui l’azienda ha deciso di dedicarsi prevalentemente al mercato B2B, è stato un crescendo di successi e di nuovi progetti. Nell’ottobre 2018 la società ha chiuso un round da 1,5 mln di euro da parte di un gruppo di private investors e di Stefano Marsaglia, private banker torinese, già in Mediobanca e oggi titolare del fondo Peninsula. Il 2019 è stato un anno particolarmente attivo per Fluentify: l’azienda ha, infatti, recentemente lanciato Fluentify Academy, piattaforma rivolta a manager e professionisti composta da più di 250 video in cui viene dato ampio spazio alla componente di storytelling a supporto della parte didattica.

INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE, CONTENUTI E UNO SGUARDO OLTRE OCEANO: I PROGETTI

Nuovi progetti sono all’orizzonte: l’insediamento di un reparto di ricerca e sviluppo all’interno di Mind Innovation District a Milano dove lavorerà per perfezionare ancora di più l’esperienza formativa attraverso tecnologie innovative come l’Intelligenza Artificiale e il Riconoscimento Vocale, e, novità ancora più rilevante, l’acquisizione di Canguro English, brand che conta su una community internazionale di oltre 200 mila persone nel mondo e su un canale su iTunes i cui podcast sono ascoltati da oltre 20 mila persone ogni mese, rientrando tra primi 100 nella classifica italiana della categoria Education di iTunes. Con l’acquisizione Fluentify si propone di offrire un’esperienza formativa sempre più coinvolgente, basata sull’engagement e sull’integrazione di nuovi strumenti di fruizione dei contenuti, come video e podcast. Fluentify entra così in maniera dirompente nel mercato consumer della formazione linguistica e si prepara ad entrare in nuovi mercati come la Spagna e il Brasile.

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