Formula 1, tutto quello che ci aspettiamo dal Mondiale 2021
Un Mondiale di transizione ma aperto più che mai. Il campionato del Mondo di Formula 1 che partirà sul circuito del Bahrain si presenta come uno dei più incerti ed equilibrati degli ultimi anni. In attesa della grande rivoluzione prevista per il prossimo anno quando, come dicono gli ingegneri, «Ripartiremo tutti da un foglio bianco», la caccia al trono di Re Lewis Hamilton si preannuncia più avvincente che mai. Il 2022 sarà la stagione del cambiamento radicale, con macchine totalmente nuove e pronte a dar vita a una nuova era, ma quest'anno non mancheranno le sorprese.
Le squadre hanno di fatto lavorato sulle monoposto della passata stagione, dal momento che la politica di contenimento dei costi a causa della pandemia ha portato la Federazione a bloccare gli sviluppi, concedendo alle scuderie solo pochi ritocchi sulle vetture dello scorso anno. Difficile, però, tenere a bada il genio dei cervelloni del circus, che hanno comunque provato a fare il possibile per migliorare le prestazioni e presentare qualche importante novità.
Verstappen-Hamilton, il grande duello
A giudicare dai risultati della tre giorni di test in Bahrain (confermati dalle prime prove libere), il favorito, strano ma vero, non sembra essere Lewis Hamilton, bensì Max Verstappen. La Red Bull volava, la Mercedes del campione del mondo arrancava nel deserto nei primi giri della stagione alle prese con guai assortiti che hanno fatto scattare il campanello d'allarme. L'olandese sembra avere tra le mani una macchina già pronta, dove sotto al telaio super performante dell'anno scorso sono stati aggiunti i cavalli del motore Honda, all'ultimo anno in Formula 1. Hamilton si presenta con tanti punti interrogativi, i suoi capi con il sospetto che le nuove regole siano state introdotte, per dirla con le parole di Toto Wolff, «Per metterci i bastoni tra le ruote». Anche questa è la Formula 1, tra sospetti, accuse, trucchi, bugie e, secondo altri, una buona dose di pretattica. I problemi della Mercedes, però, sono sembrati reali e preoccupanti, e tanto basta per vedere nel giovane Verstappen l'erede al trono del campione inglese. Che di abdicare, però, non ne ha intenzione: con i suoi sette titoli iridati come Schumacher ha l'ottavo nel mirino prima, si dice, del possibile addio a fine anno. Nessuno, però, dia per spacciata la Mercedes, scuderia dominatrice delle ultime stagioni, capace di risolvere sempre i suoi problemi rimettendosi davanti a tutti.
L'incognita Ferrari
Difficile fare peggio dell'anno scorso per la Ferrari, riveduta e corretta (per quanto possibile) per cercare di eliminare gli enormi difetti che hanno reso il campionato 2020 un calvario. Dalle prime uscite non sembra una macchina in grado di lottare per la vittoria (Red Bull e Mercedes restano di un'altra categoria), ma quanto meno è lecito aspettarsi una monoposto in grado di inserirsi nella lotta per il podio. La coppia Leclerc-Sainz promette bene, a Maranello hanno lavorato tanto durante l'inverno per dare più potenza al motore e rendere la Rossa (bicolore, con l'amaranto del retrotreno che sfuma verso il rosso del muso) un po' più guidabile e veloce.
Grandi ritorni e volti nuovi
C'è poi un nutrito gruppo di squadre e piloti che vogliono dire la loro, a partire da Sebastian Vettel, che ha lasciato il rosso Ferrari per vestirsi di verde Aston Martin. Ha voglia di rivincita, le batoste dell'ultimo anno (anche nel confronto diretto con Leclerc, perso senza appelli) lo hanno provato, cambiare aria potrebbe avergli fatto bene. C'è poi la coppia Ricciardo-Perez sulla McLaren, macchina che potrebbe inserirsi nel gruppo delle migliori, ma la curiosità maggiore è quella di Fernando Alonso, di nuovo in Formula 1 dopo due anni passati a guidare altro, ma con la voglia di sempre anche alla soglia dei 40 anni, che compirà il 29 luglio. L'Alpine resta un'incognita, con l'obiettivo di diventare sorpresa.
Fari puntati anche su Mick Schumacher, un cognome pesante come nessun altro ma anche il desiderio di mostrare quello che sa fare. La Haas difficilmente gli darà grandi soddisfazioni, ma per il primo anno in Formula 1 è la palestra giusta dove fare esperienza per un domani che in tanti sognano a Maranello.
Giovani rampanti e vecchietti veloci
Sarà anche un Mondiale a due facce, quelle giovani e senza barba del manipolo di ragazzini terribili che vogliono provare a mandare in pensione la vecchia generazione di campioni, prendendo il loro posto e piantando la bandiera nella nuova era della Formula 1. Non a caso, se la Ferrari con Leclerc e Sainz schiererà la coppia più giovane mai vista a Maranello dal 1968 (Leclerc ha 23 anni, Sainz 26), il dato più generale dice che su 20 piloti al via, ben 9 sono under 25. Ma vuole anche dire che dall'altra parte ci sono piloti navigati e di esperienza: quello del 2021, infatti, è il campionato che avrà in griglia di partenza il maggior numero di mondiali conquistati dal 2012, ben 14: ai sette di Hamilton vanno aggiunti i quattro di Vettel, i due del rientrante Alonso e quello di Raikkonen. Campioni veri, che hanno alle spalle una media di 291 gran premi disputati e 50 vittorie a testa (spiccano naturalmente le 95 di Hamilton, ormai a un passo dalla tripla cifra). Lotta tra generazioni, un motivo in più per rendere il Mondiale più lungo di sempre (ben 23 gran premi) una corsa a tappe in cui può succedere di tutto.
Come vederlo in tv
Tutti i gran premi del Mondiale 2021 saranno trasmessi in diretta e in esclusiva da Sky, sul canale 207 Sky Sport Formula 1 HD. Il team di giornalisti, esperti ed ex piloti coprirà tutti gli appuntamenti con trasmissioni pre e post gara, le qualifiche e le rubriche di approfondimento. I gran premi andranno sempre in differita in chiaro sul digitale terrestre su TV8, ma alcune gare saranno in diretta: Imola (18 aprile), Spagna (9 maggio), Montecarlo (23 maggio), Italia (12 settembre) e Abu Dhabi (12 dicembre).
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