FOTO | Coronavirus, ecco la maschera da sub con microfono. Ed è open source

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Si chiama 'C-Voice Mask' ed è nata dalla collaborazione tra u'azienda di Cesenatico e gli ingegneri dell'Alma mater di Bologna: il progetto non è protetto da brevetti Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

BOLOGNA – Una maschera subacquea diventa dispositivo di protezione per i medici, con tanto di microfono incorporato per poter comunicare. E il progetto non è neanche protetto da brevetti o copyright. L’invenzione è infatti completamente ‘open source’, per permettere la sua massima diffusione e il più ampio sostegno al personale sanitario.

Si chiama ‘C-Voice Mask’ ed è nata dalla collaborazione tra la Siropack Italia, azienda di packaging con sede a Cesenatico, e il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Alma Mater di Bologna. Si tratta di una maschera da snorkeling, trasformata appunto in dispositivo di protezione individuale. E’ utilizzabile con filtri di tipo ffp2 e ffp3 ed è dotata di un sistema di amplificazione della voce che permette di comunicare mantenendo il volto protetto. Perchè tutti ne potessero usufruire, l’azienda ha deciso di rinunciare ai diritti sull’invenzione. E così disegni, elenco dei componenti e istruzioni per il montaggio sono a disposizione di tutti online.

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“Più è alto il numero di maschere realizzate, più sono gli operatori sanitari che possono beneficiarne: è per questo che abbiamo voluto condividere il nostro progetto online a titolo gratuito”, spiega il docente Marco Troncossi, che ha collaborato alla creazione della maschera. Il progetto della C-Voice Mask “nasce da un’intuizione di Rocco De Lucia, il titolare di Siropack Italia– spiega ancora l’Ateneo di Bologna- che ha pensato di modificare una maschera da snorkeling aggiungendo un dispositivo di amplificazione vocale. Da quell’idea ci siamo messi al lavoro e nel giro di pochi giorni siamo arrivati a testare con successo il primo prototipo”.

La maschera subacquea, continua Troncossi, “aderisce completamente al volto: questo garantisce la sicurezza degli operatori sanitari ma attutisce molto la voce di chi la indossa. Il sistema di amplificazione audio integrato permette di risolvere il problema e garantisce così la comunicazione tra personale sanitario medico e paramedico e i pazienti”. La ‘C-Voice Mask’ inoltre può essere riutilizzata più volte e da più persone semplicemente seguendo, tra un utilizzo e l’altro, le normali procedure di sanificazione e sostituendo il materiale filtrante del condotto di respirazione.

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