FOTO | Coronavirus? Parte petizione per rilanciare il turismo con i ‘cammini’
Tempo di Lettura: 3 minutiSara Forni 04/03/2020 Ambiente, Giovani s.forni@agenziadire.com “Vogliamo invitare i camminatori italiani e stranieri a scegliere l'Italia per i loro prossimi viaggi”, dice l'associazione Movimento lento Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print ..
- Sara Forni
- 04/03/2020
- Ambiente, Giovani
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"Vogliamo invitare i camminatori italiani e stranieri a scegliere l'Italia per i loro prossimi viaggi", dice l'associazione Movimento lento Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print
BOLOGNA – Il turismo italiano, uno dei settori più indirettamente colpiti dall’emergenza Coronavirus, potrebbe ripartire grazie alle esperienze ‘slow’ dei cammini. Ne è sicura l’associazione Movimento lento, promotrice della campagna #IoCamminoInItalia, con l’obiettivo di creare una rete tra appassionati dell’escursionismo, operatori del settore turistico e curiosi che, magari, quest’anno sceglieranno uno dei tanti cammini d’Italia come prossima meta per le vacanze.
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L’emergenza del Coronavirus “non sarà eterna, la primavera è vicina e tutti noi stiamo sognando il momento in cui potremo rimetterci serenamente in cammino- spiega Alberto Conte, presidente dell’associazione e responsabile di ‘Itineraria’- quando ciò avverrà, vogliamo invitare i camminatori italiani e stranieri a scegliere l’Italia per i loro prossimi viaggi“. Per farlo, Movimento lento ha creato un gruppo Facebook, aperto a tutti, ma rivolto soprattutto agli operatori commerciali “ora in grande difficoltà”.
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Non solo, il gruppo accoglie anche chi organizza escursioni in Italia e chi, semplicemente curioso, vuole avvicinarsi a questo settore dando una mano per rilanciare l’economia italiana. “Partiti da poche ore, in molti si sono fatti avanti. Tante guide turistiche sono davvero disperate, soprattutto per gli ‘stop’ alle gite scolastiche che portano via un sacco di entrate, ma anche tutto il resto delle prenotazioni sono ferme”, spiega Conte. Una volta passato lo “shock” dell’epidemia perciò, una soluzione per tornare alla realtà potrebbe essere quella di “modificare gli stili di vita” e la propria scala di valori, ripartendo dalle basi. Come camminare, appunto.
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In che modo camminare può contribuire a dare nuova vita al settore turistico in Italia? Muoversi lentamente permette di scoprire luoghi dove normalmente, in macchina o con altri mezzi di trasporto, non ci si sarebbe mai soffermati. Tutto questo, spiega l’associazione Movimento lento, può portare lavoro alle guide locali depositarie di storia e di storie, di conoscenza dei territori, ai bar, alle osterie, ai bed and breakfast e agli alberghi a gestione famigliare. L’obiettivo di #IoCamminoInItalia è quello d’invogliare gli italiani a preferire una meta locale per le vacanze primaverili e estive “anche considerando che non siamo proprio i benvenuti ora all’estero”.
Ogni anno, spiega Conte, oltre 40.000 italiani percorrono il cammino di Santiago in Spagna: “se quest’anno rimanessero in Italia potrebbe essere un grande aiuto all’economia del nostro Paese”. Seguire i cammini, soprattutto quelli minori e meno battuti, “può dare sostegno alle piccole economie, e riportare speranza e ottimismo in realtà oggi in crisi, perchè l’ingegno e la resilienza che da sempre accompagnano questo Paese, possano sovrastare la rassegnazione e condurre verso nuove soluzioni creative per affrontare le difficoltà”, scrive Movimento lento nel testo della petizione alla quale (per ora) hanno già aderito 18 associazioni e comitati di cammini certificati in Italia. Tra questi anche i comitati dei cammini delle Terre Mutate (da Fabriano all’Aquila) e quello della Solidarietà, nelle aree colpite dal terremoto del 2016, che “hanno portato un’iniezione di fiducia nelle comunità locali, e hanno dato un contributo importante alla ricostruzione non solo fisica ma soprattutto sociale”.
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