VIDEO | Fuga di gas in una fabbrica in India, morti e migliaia di intossicati
- Vincenzo Giardina
- 07/05/2020
- Lavoro, Mondo
- v.giardina@agenziadire.com
L'incidente si è verificato nella cittadina di Visakhapatnam, in un impianto proprietà della LG Polymers, attorno alle tre di notte Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
ROMA – Almeno dieci morti accertati e 5.000 intossicati: questo il primo bilancio, rilanciato dall’edizione online del quotidiano Times of India, di una fuga di gas da una fabbrica chimica nello Stato dell’Andhra Pradesh.
L’incidente si è verificato nella cittadina di Visakhapatnam, in un impianto proprietà della LG Polymers, attorno alle tre di notte, in coincidenza con la ripresa dell’attività produttiva dopo lo stop dovuto alla pandemia di coronavirus.
Secondo il Times of India, il governo locale ha chiesto ai residenti di restare in casa e di indossare mascherine protettive.
Medici hanno confermato alla stampa “centinaia” di ricoveri dovuti a difficoltà respiratorie e bruciore agli occhi.
Il ministro dell’Industria dell’Andhra Pradesh, Goutam Reddy, ha ipotizzato che all’origine della fuga di gas possano esserci state violazioni delle norme per la riapertura degli impianti.
LG Polymers è una società controllata dalla multinazionale sudcoreana LG Chem.
Sui social network sono state diffuse immagini e video di persone che si accasciano in strada, perdendo coscienza.
L’India fu colpita da un disastro industriale con la perdita di gas e migliaia di vittime il 3 dicembre 1984, nella città di Bhopal. La fabbrica, che produceva pesticidi, era gestita dalla multinazionale americana Union Carbide.
IL REPORTER ARASU: “TRA I MORTI ANCHE BIMBI, FARE GIUSTIZIA”
“E’ un giorno triste per l’India; tra i morti ci sono anche bambini e spero che le persone responsabili di questo disastro ne rispondano alla giustizia”: così all’agenzia Dire Sibi Arasu, giornalista esperto di questioni ambientali, sulla fuga di gas da un impianto chimico nello Stato di Andhra Pradesh.
“Spero che il bilancio delle vittime alla fine non sia troppo elevato” dice il cronista. “Le informazioni per ora sono solo parziali: gli elementi certi sono che a Visakhapatnam la fuga di gas ha raggiunto aree situate anche a tre migliaia dalla fabbrica della LG Polymers e che tante persone stanno manifestando sintomi di intossicazione, con livelli e modalità differenti”.
Secondo Arasu, tra le dieci vittime già accertate ci sono anche bambini.
La LG Polymers è proprietà della multinazionale sudcoreana LG Chem. Rispetto al nodo delle responsabilità, sottolinea il cronista, pesa il precedente dei contenziosi sui reati e sui risarcimenti andati avanti per decenni dopo il disastro causato nel 1984 nella città di Bhopal dal gruppo americano Union Carbide.
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