DIMARO (ITALPRESS) – Rudi Garcia sa già cosa vuole dalla sua esperienza al Napoli. Nel corso della prima conferenza stampa dal ritiro di Dimaro, il tecnico francese ha mandato dei messaggi ben precisi. A partire da Osimhen, passando per il mercato fino ad arrivare agli obiettivi da raggiungere. “Ho sentito Victor, mi ha detto che vuole rimanere confermando ciò che ha ribadito sui social indossando anche la maglia azzurra”, ha garantito l’allenatore. Che è rimasto impressionato dal calore dei tifosi: “E’ tutto bello. E’ una cosa che in Francia non c’è. Mi è mancato il villaggio Napoli. Il calcio dovrebbe essere così. Ho visto famiglie, bambini. Si vede l’amore per il club, la maglia e i suoi giocatori. E’ un momento piacevole. E’ fantastico aver vinto lo scudetto. E’ stato un grande traguardo. Complimenti a tutti quelli che hanno partecipato. In primis Luciano Spalletti”. Il presidente De Laurentiis ha detto che Garcia è al centro del villaggio. Ora bisogna capire cosa c’è al centro del villaggio del francese. “Il presidente – ha proseguito il tecnico azzurro – è molto ambizioso. Se lo siamo tutti dobbiamo avere una grande squadra e meno giocatori che se ne vanno. Kim non ci sarà ma vorrei tenere tutti gli altri. Dobbiamo raddoppiare sulla qualità. Ho preso tanti giovani del settore giovanile. Li vedrò io personalmente, ci sono poi quelli che tornano dai prestiti. Spero di trovare tra questi giocatori almeno uno che possa rimanere”.
Le squadre di Garcia hanno sempre avuto un piano B. Bisogna capire se lo avrà anche il Napoli del futuro. “Un buon allenatore è in funzione della sua rosa. Voglio una squadra e dei giocatori intelligenti. Vediamo le caratteristiche della rosa. Sicuramente cambieremo quando servirà. Ormai i club ci conoscono e quindi dobbiamo avere un piano B e anche C”. Con Kim che va via bisogna trovare un sostituto. Ma al momento non c’è una scadenza ben precisa: “Un allenatore vuole la rosa al completo prima ma è utopia. Ma abbiamo tutto il tempo per il difensore centrale. Nel club ci lavorano da un bel pò”. Oltre ad Osimhen il tecnico ha sentito pure Kvara. Sarà bello poterli allenare insieme. Anche se Garcia non si concentra solo sull’individualità: “Ovviamente ci sono i singoli che si mostrano più degli altri. Per fare dei gol e degli assist la palla deve arrivare. A me piace parlare del collettivo. Spero che questi due facciano la differenza. Io sono sempre attento a non mettere troppi singoli in avanti. Tutti sono importanti e cerco di valorizzarli allo stesso livello”. Garcia trova una squadra che è come un orologio perfetto che deve essere messo in condizione di continuare a funzionare. “Bisogna ricaricarlo. Io mi rifaccio alla Formula 1 che si deve ripartire come un bolide. Ma dipende sempre dai calciatori. Va bene se rimangono quasi tutti. Ripetersi è difficile ma ci proveremo. Non ci sono tante squadre che sanno ripetersi. So che sarà molto difficile ma sono qui davanti a voi e non è un problema. Il Napoli deve sempre giocare la Champions, questo è sicuro. Nelle prime quattro posizioni ci sono i vari posti. Poi c’è la Champions, con i quarti raggiunti e non facile da ripetere. Io gioco sempre per vincere, se ci riesci sei bravissimo altrimenti vedremo”.
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