Giarre, Ula Claai pronta a rilanciare il Progetto Minerva.
Diego Bonaccorso: “Chiediamo al Comune due capannoni in comodato d’uso gratuito”.
Riattivare nell’area ionico etnea il Progetto Minerva e dare così ai giovani l’opportunità di svolgere attività di formazione dai maestri artigiani del territorio è l’obiettivo dell’Unione Liberi Artigiani di Giarre che, a tal fine, chiede all’amministrazione comunale giarrese, guidata dal sindaco Angelo D’Anna, l’affidamento in comodato d’uso gratuito per i prossimi cinque anni dei due capannoni della zona artigianale di Contrada Codavolpe, fino ad oggi utilizzati dal Cpia, Centro provinciale per l’istruzione degli adulti e adesso restituiti al Comune.
“Da decenni la nostra associazione è impegnata sul territorio per lo sviluppo della cultura del lavoro nella scuola – spiega il presidente dell’Ula Claai, Diego Bonaccorso – crediamo molto nel Progetto Minerva perché siamo convinti che questo percorso fornisca ai giovani il giusto approccio e le competenze necessarie per guardare al futuro con maggiore ottimismo, a maggior ragione in un periodo come quello che stiamo vivendo. Per anni questo progetto ha aiutato non poco i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro e adesso vogliamo riattivarlo”.
Tra l’altro i due capannoni richiesti, sin dal concepimento della zona artigianale, sono stati destinati proprio a queste finalità: formazione, sviluppo, orientamento e incontri. “Da mesi abbiamo intrapreso proficue interlocuzioni con l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto La Galla – prosegue Diego Bonaccorso – e considerato che c’è già un’intesa di massima per il ripristino del progetto Minerva, già sperimentato in passato proprio a Giarre con risultati a dir poco lusinghieri, chiediamo di ottenere l’affidamento in comodato d’uso gratuito dei due capannoni. Siamo certi che la ripresa delle attività di formazione – conclude – oltre a fornire ai giovani maggiori conoscenze e opportunità, avrà evidenti ricadute sul tessuto sociale ed economico di tutto il comprensorio”.