Giornale radio sociale, edizione del 13 maggio 2020

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ECONOMIA – Fate presto. Alleanza cooperative al Senato denuncia i rischi per l’occupazione. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Forte preoccupazione per l’impatto occupazionale che questa crisi potrebbe avere sulle imprese cooperative, operanti in più settori a livello nazionale. Ad esprimerla, nel corso dell’audizione presso la Commissione Lavoro del Senato, i rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative, sottolineando come le potenziali ricadute occupazionali sono comprovate dal massiccio ricorso all’insieme di ammortizzatori sociali messi in campo. I dati dell’Osservatorio dell’Alleanza, a fine marzo, riferiscono di un loro utilizzo da parte di oltre la metà delle imprese rappresentate. Inoltre, il 46% delle cooperative denuncia effetti di ricadute occupazionali; il 35% considera l’impatto talmente grave da compromettere perfino la continuità aziendale.

SOCIETA’ – Un secco No. Preoccupazione della Campagna contro i rischi da ludopatia “Mettiamoci in gioco” per la norma approvata dall’Assemblea della Regione Calabria con cui si rinvia il termine per adeguarsi al distanziometro previsto per sale giochi e scommesse. La richiesta è di non favorire la diffusione delle pratiche d’azzardo e non rinviare l’applicazione del distanziometro.

DIRITTI – Una messa per tutti. Governo e CEI, la Conferenza episcopale italiana, hanno raggiunto un accordo per riaprire le chiese al culto. Al punto 1.8 si dice che si deve favorire “per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente”. Questo passaggio ha lasciato molto perplessi i fedeli disabili che ora ne chiedono la modifica: non è con la discriminazione che si fa prevenzione.

INTERNAZIONALE – Il virus della guerra. Gli appelli Onu alla fine dei conflitti sono caduti nel vuoto. E ora la situazione potrebbe precipitare. Il servizio di Fabio Piccolino.
Lo scorso marzo il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aveva lanciato la richiesta per un cessate il fuoco globale e uno stop alla vendita di armi dirette a Paesi in conflitto, per contenere l’epidemia di Covid-19. Due mesi dopo però la situazione è rimasta la stessa: il nuovo rapporto di Oxfam “Il Coronavirus nelle aree di conflitto”, denuncia una situazione drammatica. Nel mondo circa 2 miliardi di persone, stremate da violenza, persecuzioni e carestie, devono fare i conti con sistemi sanitari fatiscenti e ospedali distrutti, mentre a milioni si trovano in campi profughi, dove contenere il contagio è ancora più difficile per la mancanza di servizi igienico sanitari adeguati e lo spazio vitale necessario a mantenere le norme di distanziamento sociale.

CULTURA – A scuola con le note. L’approccio creativo potrebbe essere fondamentale nella ripresa delle attività didattiche: lo sostiene il Forum Nazionale per l’Educazione Musicale al quale aderiscono le principali realtà nazionali. Tra le richieste avanzate al Ministero dell’istruzione il proseguimento delle attività svolte dalle associazioni in orario curriculare, anche attraverso la messa a disposizione dei locali scolastici.

SPORT – Una mano tesa. Il Comitato italiano paralimpico ha deliberato di stanziare 5 milioni di euro in favore delle Federazioni e Discipline sportive. Obiettivo: sostenere l’associazionismo sportivo di base, in particolare in ausilio alle società impegnate a promuovere lo sport sui territori anche per le persone con disabilità che, a causa dell’emergenza Covid-19, si trovano ad affrontare gravi difficoltà economiche.

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