Giovani studenti di ingegneria realizzano una protesi per un’adorabile gatta rimasta senza una zampa
Fino a qualche giorno fa Olive, una gatta soriana che vive nel Nebraska, si era ormai rassegnata alla sua sua esistenza a metà a causa di una zampetta mancante. Ma adesso potrà tornare a camminare, correre e saltare come gli altri felini ed è pronta a godersi la sua nuova vita, grazie ad una speciale protesi costruita ad hoc per lei da un gruppo di cinque giovani studenti di ingegneria dell’Università del Nebraska-Lincoln. Usando una stampante 3D, i ragazzi del corso di sistemi biologici hanno fabbricato un arto artificiale per sostituire la metà inferiore della zampa sinistra di Olive, a cui si sono affezionati parecchio.
È una gatta meravigliosa– ha commentato Abby Smith Smith, uno degli studenti coinvolti nel progetto. – Olive è stata un soldato durante tutte le fasi.
I futuri ingegneri sono doppiamente soddisfatti del loro lavoro. Oltre a poter camminare di nuovo, Olive – che prima viveva in un rifugio per gatti – avrà anche una nuova famiglia che si prenderà cura di lei.
As their senior design project, @UNLincoln students Abby Smith and Harrison Grasso used Nebraska Innovation Studio's (@NIS_Makers) 3D printers to prototype a prosthetic leg for a cat. #Huskers #cats #3Dprinting #Makerspace #LNK #Nebraska pic.twitter.com/54JpLSUp8T
— NIC (@NIC_Innovates) May 14, 2021
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Una protesi atossica, flessibile e a basso costo
La sfida lanciata ai giovani dai loro docenti non era affatto semplice. Gli è stato chiesto, infatti, di creare una protesi che fosse flessibile, rimovibile, atossica e con un costo di produzione sotto i 100 dollari. Così i ragazzi hanno optato per un prototipo in due pezzi fatto principalmente di acido polilattico – biomateriale sintetico, stampabile a basso costo – e plastica robusta.
In fase di progettazione, predominava l’incertezza , solo perché non abbiamo mai fatto nulla di simile – racconta Harrison Grasso, uno dei cinque studenti che hanno costruito la protesi – Il nostro design, per quanto ne sapevamo, era abbastanza buono, ma non eravamo sicuri che avrebbe funzionato davvero. Quindi, quando siamo arrivati alla fine e ci siamo resi conto della sua efficacia siamo rimasti abbastanza colpiti e contenti.
La parte inferiore del prototipo realizzato presenta una base corta e curva che funge da zampa ed è rivestita di gomma sintetica. Invece per la parte superiore è stata utilizzata una guaina, che termina in una coppa in cui si inserisce la zampa amputata. Fissare questo pezzo zampetta monca si è rivelato estremamente e difficile.
Questo è stato uno dei problemi più grandi che abbiamo riscontrato – spiega Abby Smith. – Olive ha un pelo pelliccia molto liscia e un sacco di pelle flaccida nel punto amputato. La guaina in silicone che abbiamo messo direttamente su di lei è stata fondamentale per aiutare la protesi a rimanere stabile.
Ma alla fine gli aspiranti ingegneri sono riusciti a portare a termine la loro missione, offrendo a Olive e a tanti altri gatti nella sua condizione la possibilità di tornare a camminare. Un’enorme regalo per cui Olive sarà eternamente grata!
Fonte: University of Nebraska-Lincoln
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