Gli 80 anni di Roger Waters, “concept artist” del rock
Tempo di Lettura: 2 minutiROMA (ITALPRESS) – La concept art è la rappresentazione visiva di un’idea. Se si vuole tradurre in musica questa definizione, e se si pensa ai concept album che ha firmato con i Pink Floyd (The Dark Side of The Moon, Wish You Were Here, Animals e The Wall solo per citare i più conosciuti), allora […]
ROMA (ITALPRESS) – La concept art è la rappresentazione visiva di un’idea. Se si vuole tradurre in musica questa definizione, e se si pensa ai concept album che ha firmato con i Pink Floyd (The Dark Side of The Moon, Wish You Were Here, Animals e The Wall solo per citare i più conosciuti), allora Roger Waters è a tutti gli effetti una leggenda vivente in questo campo.
Il 6 settembre il cantautore e musicista proveniente da Great Bookham, piccola cittadina della contea di Surrey, in Inghilterra, taglierà il traguardo degli 80 anni. E’ l’anno delle cifre tonde per Roger Waters, considerando che pochi mesi fa si è celebrato il 50esimo anniversario di Dark Side of the Moon, forse il suo lavoro più celebre e iconico con i Pink Floyd.
L’arte di Roger Waters è segnata dall’assenza. Il padre, il sottotenente Eric Fletcher Waters, muore durante la Seconda Guerra Mondiale, in Italia, ad Aprilia, il 18 febbraio 1944. Roger ha pochi mesi di vita e di fatto non conoscerà mai il padre. La mancanza della figura paterna è uno dei temi che reggono The Wall, una sorta di seduta psicanalitica in vinile, un’elaborazione del lutto che sfocia nel muro dell’incomunicabilità.
Ma c’è anche una seconda assenza ingombrante nella vita di Waters. E’ quella dell’amico Syd Barrett, con il quale fonda i Pink Floyd nel 1965. Nel 1968 Barrett comincia a perdersi tra droghe e seri problemi mentali, ed è proprio Waters che lo allontana dal gruppo. Assume così la leadership indiscussa della band, ma il genio di Syd Barrett sarà in qualche modo sempre una fonte di ispirazione per Waters (autore e bassista del gruppo) e soci. Shine on you Crazy Diamond, la monumentale apertura dell’album Wish You Were Here del 1975 è proprio un omaggio all’amico e co-fondatore.
Nel 1985, dopo 12 album in studio che scrivono capitoli fondamentali della storia del rock, arriva la rottura con i Pink Floyd. Una rottura che arriva al culmine di due decenni di straordinari successi, ma anche di logoranti contrasti, soprattutto con il chitarrista David Gilmour. Sarà proprio Gilmour a mantenere il nome della band e a portarla avanti con Nick Mason e Richard Wright, mentre Waters prosegue da solista la sua carriera.
Fuori dalla band, realizza 5 album un studio (Amused to Death del 1992 è il più acclamato dalla critica) e 4 dal vivo, continuando a girare il mondo con i suoi concerti dal forte impatto anche visivo.
C’è molta attesa per l’uscita a ottobre di The Dark Side Of The Moon Redux, la sua rivisitazione dell’album del 1973. Le anticipazioni, Time e Money, fanno pensare a una versione decisamente più intimista del disco originale, con una voce che ricorda più Tom Waits che il Waters degli anni ’70. Un progetto che dimostra quanto si diverta ancora a stupire.
Waters nella sua musica e nei suoi testi non ha mai evitato di schierarsi politicamente e socialmente: brani come Money ma anche molti temi ricorrenti in Animals fanno emergere la sua forte critica al materialismo dell’Occidente. Pacifista e socialista, fiero oppositore negli anni 80 di Margaret Thatcher e dell’intervento militare nelle isole Falkland, così come esprimerà nel 2003 tutta la sua contrarietà all’invasione dell’Iraq da parte degli Usa, con il sostegno del Regno Unito (guidato allora dal laburista Tony Blair). Nell’ultimo anno segnato dalla guerra in Ucraina è molto critico sempre con gli Stati Uniti, che a suo dire sono colpevoli di non incoraggiare un negoziato con la Russia.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).