Gli ippopotami di Pablo Escobar non saranno sacrificati, la Colombia avvia il progetto pilota per sterilizzarli
Con l’obiettivo di controllare la crescita degli ippopotami nel paese sudamericano, le autorità ambientali hanno sviluppato con successo la prima fase del progetto pilota di immunocastrazione nella regione di Magdalena Medio.
Nessun sacrificio per gli ippopotami in Colombia, specie invasiva fatta arrivare negli anni ’80 dal narcotrafficante Pablo Escobar. Dopo lunghi mesi, il dibattito riguardo la loro situazione si chiude con il successo dell’avvio del primo progetto pilota di immunocastrazione, il cui obiettivo principale è controllare la crescita di questi animali selvatici nella regione di Magdalena Medio. (LEGGI anche: Gli ippopotami di Pablo Escobar hanno colonizzato i fiumi della Colombia. E ora vogliono abbatterli tutti)
Dopo aver ricevuto, per questa prima fase, una donazione di 55 dosi del farmaco GonaCon dall’Animal and Plant Health Inspection Service degli Stati Uniti – unico paese a produrre questo contraccettivo – un gruppo di tecnici esperti della Corporación Autónoma Regional de las Cuencas de los Ríos Negro y Nare – Cornare è stato incaricato di iniziarne la somministrazione.
Per ora 24 ippopotami sono stati iniettati con il GonaCon, e si aggiungono agli altri 11 che erano già stati sterilizzati prima con il metodo tradizionale. Per l’applicazione del farmaco agli ippopotami sono state utilizzate due strategie: attraverso dardi agli individui adescati e catturati in un recinto speciale oppure direttamente nei laghi, utilizzando fucili a freccette.
Secondo la Cornare, rispetto a una sterilizzazione chirurgica che può costare tra i 25 e i 30 milioni, senza contare il rischio del personale e la complessità, il GonaCon è un’opzione molto più economica. Tuttavia è ancora abbastanza complessa poiché, sulla base di studi e confronti effettuati su altri animali di grandi dimensioni come i cavalli, gli esperti suggeriscono di somministrare 3 dosi.
Si tratta di un contraccettivo efficace nei maschi e nelle femmine, inizialmente implementato nella popolazione adiacente al Parco a Tema Hacienda Napoles”, ha spiegato Gina Paola Serna Trujillo, medico veterinario di Cornare.
Ippopotami in Colombia
Nel 1981, il narcotrafficante Pablo Escobar portò illegalmente tre ippopotami maschi e una femmina nella sua Hacienda Nápoles, situata nel dipartimento di Antioquia. Dopo il suo omicidio nel 1993, il governo prese il controllo della sua proprietà, ma non degli esemplari di questa specie, gli stessi che si sono riprodotti e che ora – secondo uno studio pubblicato a gennaio nella rivista Biological Conservation – potrebbero essere tra gli 80 e 140 esemplari.
A causa della mancanza di predatori naturali e di un clima favorevole, gli scienziati hanno avvertito che questo numero potrebbe crescere fino a quasi 1.500 entro il 2040, momento in cui la specie causerebbe danni ambientali irreversibili e la popolazione sarebbe troppo grande per essere controllata. Per questo, da più di 10 anni, Cornare è alla ricerca di alternative che permettano di arrestare la crescita demografica e la diffusione della popolazione di ippopotami nel territorio.
Lo spostamento della nostra fauna locale e la modifica degli ecosistemi, questo è già stato scientificamente dimostrato, inoltre, occupando spazi in cui i pescatori sviluppano la loro attività produttiva, possono verificarsi attacchi. Allo stesso modo, non avendo controllo, predatori o confinamento, la crescita della popolazione è incontrollata “, ha spiegato David Echeverri López.
Sarà il GonaCon la soluzione? non abbiamo una certezza, tuttavia, dopo anni di ricerche e piani di gestione, si accende una speranza. Nel frattempo gli specialisti monitorano il progetto che potrebbe servire almeno per controllare la nascita degli ippopotami, portati in Colombia per l’assurdo capriccio di un delinquente.
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Fonte: Cornare
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