Golden State e Utah restano imbattute, Lakers all’overtime

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Quattro partite e quattro vittorie. Golden State resta imbattuta in questo avvio di regular-season Nba, ma che fatica. Steve Kerr avrebbe voluto concedere un pò di riposo a Stephen Curry ma i Warriors hanno avuto bisogno della loro stella (23 punti) per rimontare Oklahoma City da -12 a metà del terzo quarto fino al 106-98 finale. Fondamentale anche il contributo di Wiggins (21 punti) e Lee (20 punti) mentre ai Thunder non basta un Gilgeous-Alexander da 30 punti con 11/19 dal campo. Come Golden State, non ha ancora conosciuto sconfitta Utah, che infila la terza vittoria consecutiva a spese di Denver: 122-110. Decisivi Gobert (23 punti e 16 rimbalzi, 14+8 nel solo quarto quarto) e Mitchell (22 punti) ma a preoccupare i Nuggets è l’infortunio al ginocchio sinistro di Jokic, costretto a lasciare il campo dopo l’intervallo lungo, fino al quale aveva dominato con 24 punti in 15 minuti. Secondo coach Malone, comunque, non dovrebbe essere nulla di grave: “Ho deciso io di tenerlo fuori, non si sentiva al massimo ed è un giocatore troppo importante per rischiarlo”. Debutto casalingo vincente per Jason Kidd alla guida dei Mavericks, che si aggiudicano il derby texano con Houston per 116-106 con 26 punti e 14 rimbalzi di Doncic e 16 punti di Bullock. Segnali incoraggianti dai Lakers che, dopo aver perso le prime due partite, centrano il secondo successo di fila spuntandola all’overtime su San Antonio per 125-121. All’AT&T Center, out LeBron James per un problema alla caviglia sinistra rimediato contro Memphis, sono Davis e Westbrook a prendere per mano la squadra, sotto di 12 nell’ultimo quarto: 35 punti e 17 rimbalzi per il primo, 33+10 per l’ex Wizard. A Est, infine, New York spezza la maledizione Sixers: 112-99 al Madison Square Garden e primo successo su Philadelphia dopo 15 sconfitte di fila. In evidenza i nuovi arrivati Walker (19 punti) e Fournier (18 punti), oltre al solito Randle (16+11+7), serata storta per Embiid (14 punti e sei rimbalzi) che non aveva mai perso contro New York (12-0 il suo score personale).
(ITALPRESS).

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