Gravina “Cento squadre professionistiche troppe, serve una riforma”
ROMA (ITALPRESS) – “C’è l’esigenza di un nuovo prodotto, playoff o playout non lo so: ragioniamoci insieme. Di sicuro cento squadre professionistiche sono troppe”. Ne ha parlato il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, durante il forum organizzato a Roma dal Corriere dello Sport “Il calcio che l’Italia si merita”. “Non tutto dipende da noi, ci sono provvedimenti che devono essere votati dalla politica – ha aggiunto Gravina – La legge che regolamenta lo sport ha 41 anni, è del 1981, e ormai è superata. Invece di far riferimento a degli indicatori di economia bisognerebbe ricercare il BIL, il benessere interno lordo, per allontanare l’idea faziosa e personalistica del mondo del calcio e cercare soluzioni in ottica di sistema”. “Si parla di riforma di campionati, io parlerei più di riforma del calcio – prosegue il presidente federale – Dal 24 maggio metteremo a disposizione giocatori dall’U16 all’U21: nasce un embrione di Accademia, un ulteriore passo avanti in un rapporto di collaborazione e di logica sistemica. Il calcio potrebbe crescere e mi piace l’idea di un dialogo costante che attualmente si sta sviluppando con le diverse componenti legato alla volontà di trovare insieme indicatori che possano mettere in sicurezza il nostro sistema”.
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