Gravina “Consensi unanimi al progetto di riforma”
CASTEL DI SANGRO (ITALPRESS) – Dall’ipotesi di riforma dei campionati presentati quest’oggi in Consiglio federale “dobbiamo aspettarci una maggiore stabilità e una maggiore sostenibilità. E’ quello che dico da anni, stiamo lavorando per dare certezza al futuro del calcio italiano”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, a margine di una serata celebrativa organizzata in suo onore dal Comune di Castel di Sangro, dopo il successo della Nazionale a Euro2020. Il numero 1 federale è ottimista sulla risposta delle leghe al suo progetto di riforma: “I consensi sono unanimi. Se qualcuno pensa di fare melina credo che ne risponderà personalmente a coloro che vogliono difendere e tutelare gli interessi del calcio italiano. Io sono fiducioso. Siamo davanti a un bivio, se continuiamo così sappiamo qual è la fine del calcio italiano, dobbiamo svoltare. Ogni cambiamento fa paura ma dobbiamo essere altrettanto responsabili e consapevoli, oltre che coscienti, che la riforma oggi non è un’idea astratta del presidente federale o della Figc, è un’esigenza del mondo del calcio e se amiamo il calcio lo dobbiamo tutelare in questa maniera”.
Gravina ha ribadito che il suo obiettivo è assicurare la sostenibilità del calcio italiano che “rappresenta una delle più grandi industrie del nostro Paese, il miglior investimento del governo nello sport, quindi per noi è importante alimentare la politica di sostenibilità legata alla certezza dei ricavi. Oggi l’unica certezza che abbiamo sono i costi, se non lavoriamo sulla possibilità di dare opportunità alle nostre società di migliorare i nostri ricavi corriamo veramente il rischio di uccidere non il calcio italiano, non l’industria del calcio italiano, ma quelle attività che sono collegate come indotto al nostro mondo e che vivono grazie al calcio italiano”. Europei vinti, fra un anno o poco più i Mondiali per continuare a sognare. “Il mio sogno è il percorso che abbiamo tracciato, che stiamo coltivando e che è indelebile. La vittoria è il risultato di un momento, può anche sfuggire. Il sogno, se legato ad un percorso credibile, può durare per tutta la vita”, dice Gravina che torna ad affrontare l’argomento vaccini. L’idea è vaccinare tutti i protagonisti prima dell’inizio dei prossimi campionati.
“Io ci credo perchè è una forma di rispetto – spiega -. Io credo che ogni datore di lavoro abbia l’obbligo di tutelare e difendere gli interessi di tutti coloro che sono i soggetti coinvolti. Abbiamo delle realtà in serie A, e non solo, con tanti positivi, abbiamo dei cluster nei nostri club e non possiamo più permettercelo. Il calcio deve dare l’esempio, noi siamo pronti, lo abbiamo sempre dato e continueremo a darlo anche in questo momento. Un appello? Io sono vaccinato e sono molto più tranquillo, se fossi al posto di chi non si vaccina sarei molto preoccupato”.
(ITALPRESS).