I “Diamanti” di Ferzan Özpetek
Per chiudere il 2024 e iniziare il 2025 il Multisala Macherione di Fiumefreddo di Sicilia porta un capolavoro del regista Ferzan Özpetek: “Diamanti”. La storia è ambientata nella Roma di fine anni Settanta con un cast delle meraviglie (quasi) tutto al femminile. La pellicola è sicuramente incentrata sulla capacità di risolvere i problemi e la grande forza e delle donne, ancora più grande quando si alleano; “Siamo come delle formiche, sembra che non contiamo niente invece tutte insieme siamo tutto.” dice una delle tante protagoniste del film, che è anche un viaggio interiore del regista, un’opera matura che restituisce la sua visione della Settima Arte.
Non sono d’accordo sulla presenza di Ferzan Özpetek all’interno dei quadri del film, seppur delicata e necessaria alla dimensione meta-narrativa dell’opera, ma è solo un mio punto di vista.
Bravissime le attrici, anche Mara Venier veste con grande eleganza i panni di un personaggio profondamente materno. Un film ambizioso e di non facile gestione, facile cadere nella critica all’eccessivo “femminismo” del film.
Il cast di circa venti attrici, i “diamanti” di Özpetek, viene diretto dal cineasta italo-turco che, in questa opera, non marca il suo stile, volutamente, in modo da permettere all’individualità delle protagoniste di emergere. Le musiche si incastonano e completano perfettamente il film che racconta tante storie che sono tutte parte della stessa. Legami, rimandi, intuizioni attraversano la storia. Perché, come dice una delle donne del film all’inizio: “[…]noi siamo collegate con le stelle, per questo sentiamo tutto.”