I distanziatori ecosostenibili per la spiaggia fatti con le… alghe!
Altro che barriere di plexiglas sulle spiagge! Dal mondo della ricerca arriva una soluzione green per assicurare il corretto distanziamento, utilizzando la Posidonia oceanica, una pianta marina che si deposita in grandi quantitativi sugli arenili mediterranei.
L’innovazione, sviluppata da ENEA in collaborazione con l’azienda Ecofibra, consiste in pannelli divisori imbottiti con Posidonia, raccolta ed essiccata, per separare gli ombrelloni e creare dei percorsi di accesso all’acqua, in linea con l’attuale normativa sanitaria.
“L’utilizzo durante la stagione estiva di questi dispositivi economici, facilmente riutilizzabili e che possono essere realizzati anche con materiali 100% naturali, consentirebbe di rendere fruibili in sicurezza superfici di costa altrimenti non balneabili e di ridurre la dispersione di aerosol a beneficio della ricettività turistica”, spiega Sergio Cappucci del Laboratorio ingegneria sismica e prevenzione dei rischi naturali ENEA.
Con questo sistema, che è utile anche per stuoie, sdraio, cuscini e altri arredi, sono stati creati dei “separè” ecologici, alti circa 120 cm e larghi 200 cm, dotati di telai in acciaio e fodera in plastica riciclata o in materiali naturali. E cosa farne a fine stagione? L’imbottitura può essere semplicemente svuotata sulla spiaggia, dove torneranno a svolgere l’originaria funzione di protezione dall’azione erosiva provocata dalle onde.
I dispositivi rappresentano inoltre una soluzione al problema della corretta gestione della Posidonia spiaggiata che occupa molta superficie, generando cattivi odori: se raccolti insieme ad altri rifiuti, infatti, i cumuli devono essere smaltiti, con costi ingenti per operatori e amministrazioni locali che devono provvedere alla loro rimozione.
Geniale, non trovate?
Fonte: Enea
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