I focolai da vacanze all’estero spaventano l’Emilia-Romagna

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I giovani additati come possibili portatori di Covid19 da Croazia, Grecia e Albania. la Regione: "State attenti" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

BOLOGNA – Altro che badanti. I nuovi focolai che spaventano l’Emilia-Romagna sono quelli nati dai ragazzi di ritorno da vacanze all’estero, in particolare dalla Croazia e Corfù, ma anche dall’Albania. Al ritorno, contagiano diversi loro contatti dando luogo a focolai di una certa entità. Per la Regione è il momento di correre ai ripari.

raffaele donini “Ovviamente non si parla di quarantena– spiega l’assessore alla Sanità Raffaele Donini- ma se i ragazzi vanno in vacanza all’estero e all’estero dovessero riscontrare il mancato rispetto delle regole di distanziamento e dell’uso dei dispositivi di sicurezza quando tornano in Italia dalle loro famiglie osservino delle precauzioni. Poi se necessario ovviamente si possono testare“.

Serve comunque un “comportamento adeguato” e per questo Donini ha deciso di lanciare un appello, a margine di una presentazione al Sant’Orsola di Bologna. “In Europa- sottolinea Donini- viviamo una situazione drammatica, in Italia i casi sono aumentati in modo considerevole, in Emilia-Romagna stiamo ancora riuscendo ad esercitare l’azione di contact tracing grazie alla quale i positivi vengono scoperti nell’85% dei casi già in isolamento. Ma oggi voglio fare un appello: i focolai che abbiamo sul territorio- spiega l’assessore- sono prevalentemente dovuti a ragazzi giovani che tornano dalle vacanze all’estero, nelle quali probabilmente non hanno avuto le precauzioni dovute o non erano in contesti in cui le precauzioni erano applicate”. Per questo “abbiamo focolai anche abbastanza importanti all’interno della nostra regione, che stiamo ovviamente circoscrivendo. Però è importante ricordare che sia in Italia che all’estero si deve mantenere il distanziamento o dove non è possibile serve l’uso rigoroso della mascherina”.

Sul comportamento dei giovani insiste anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini. L’epidemia nel mondo “sta rialzando la testa in maniera molto preoccupante, per ora il paese sta reggendo ancora bene. Ma guai ad abbassare la guardia, perché il rischio del rimbalzo c’è“. Per questo, sottolinea ancora Bonaccini, “bisogna richiamare tutti, in particolare anche i giovani in questo periodo di vacanza a tenere comportamenti adeguati, perché non vorrei che per colpa di qualche cretino e irresponsabile ci trovassimo a dovere chiudere quello che abbiamo riaperto”.

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