I nuovi vini di Alessandro di Camporeale, il Metodo Classico 2016 e l’Etna Bianco Trainara 2018
di Luigi Salvo
La cantina Alessandro di Camporeale è un punto di riferimento del comprensorio palermitano, nelle colline che sovrastano la pianura di Mandranova, l’azienda dei fratelli Antonino, Rosolino e Natale, oggi affiancati dai figli Benedetto, Anna e Benedetto, si è affermata non solo per la qualità dei suoi vini, ma anche per essere elemento trainante per l’intero territorio.
Camporeale è un piccolo centro agricolo della provincia di Palermo ricadente nella Valle del Belìce, in una zona collinare interna posta ad altitudini che raggiungono i 600 metri sul livello del mare, circondata da una catena di colline che sovrastano la feconda Pianura di Mandranova e la difendono dai venti nordici.
Alessandro, dopo aver prodotto negli anni gli affermati bianchi Catarratto Benedè, Grillo Vigna di Mandranova e Sauvignon Kaid, con la vendemmia 2016 mette in cantiere il metodo classico elaborato a partire da uve catarratto extra lucido allevate a 430 metri s.l.m. su terreno collinare, franco-sabbioso con buona presenza di scheletro.
Dopo la fermentazione di 15 giorni in vasca di acciaio, a bassa temperatura (14-15 °C), il vino imbottigliato rifermenta ed ha sostato sui lieviti per 36 mesi.
Ho avuto modo di assaggiarlo diverse volte, con l’enologo Benedetto, nel corso della sua evoluzione in bottiglia, ed oggi che i 36 mesi sono ultimati e la bottiglia è pronta lo assaggio con grande curiosità.
Metodo Classico 2016 Alessandro di Camporeale
Bello il brillante color giallo paglierino, carbonica piccola e numerosa, piace il naso netto con note di crosta di pane, floreali di acacia, fruttate di pesca e cedro, deliziosa tostatura di nocciole. In bocca è di struttura con viva acidità, lungo ritorno finale di frutto e fragranza.
Si chiama Generazione Alessandro, un palmento e quattro diversi vigneti sull’Etna, la nuova realtà etnea dei cugini Benedetto, Anna e Benedetto Alessandro che, dopo essersi impegnati per anni nell’azienda di Camporeale nel 2015 hanno deciso di sbarcare anche sul vulcano. I dieci ettari sul versante nord-est del vulcano, i vigneti si trovano in Contrada Pontale Palino, Piano Filici, Sciarramanica, e Boriglione.
Il primo vino prodotto è il Trainara Etna bianco Doc 2018 composto da Carricante (80%) e Catarratto(20%) coltivate in contrada Piano Filici. Il vigneto si estende nel territorio di Castiglione di Sicilia per 4,5 ettari, di cui 2 impiantati a Nerello Mascalese, 2,2 a Carricante e 0,3 a Catarratto a 630 metri sul livello del mare, la parte occidentale ha un suolo con profonde sabbie vulcaniche e gode di ombreggiamento, caratteristiche ideali per le varietà a bacca bianca.
Le uve sono raccolte manualmente in piccole cassette nelle prime ore del mattino, diraspate, raffreddate e pigiate sofficemente, la fermentazione dura circa 20 giorni a 15°C in vasche d’acciaio, il vino affina 10 mesi in acciaio sulle fecce fini a 10-12°C, ed in bottiglia 4 mesi a temperatura costante (18°C)
Trainara 2018 Etna Bianco 2018 Generazione Alessandro
L’etichetta del vino ha una sobria eleganza, e già si distingue per non avere impressa l’abusata ed immancabile sagoma del vulcano, nel bicchiere mostra naso fresco, il ventaglio aromatico spazia da sensazioni floreali di ginestra, fruttate a polpa bianca, percezioni agrumate, erbacee di rosmarino, salvia, pietra focaia e mineralità salmastra.
All’assaggio piace la tenacia sapida ed il lungo incedere finale fresco e fruttato.