Il bellissimo borgo di Venosa in Basilicata
Un piccolo centro nel cuore del centro Italia, che è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia e che fu patria del poeta latino Quinto Orazio Flacco: Venosa, in Basilicata, è un vero e proprio gioiello, dove passato e presente si fondono in un’armonica convivenza. Percorrendo le strade del borgo, è possibile immergersi nella storia, a partire da quella di epoca romana, caratterizzata dalla presenza del poeta Orazio, a cui è dedicata anche la piazza principale.
La storia di Venosa
Come testimonia la presenza di un siti preistorico paleolitico, quello di Notarchirico, la prima presenza umana nel territorio di Venosa risale proprio a quel periodo. Ma fu solo nel 291 a.c. che, passando sotto il dominio romano, il territorio divenne una città a tutti gli effetti. Nel corso degli anni divenne sempre più popolosa e diede modo di integrare diverse etnie, come testimonia un’importante presenza di sepolture ebree e cristiane appena fuori dalle mura. Nel Medioevo venne poi conquistata prima dai Longobardi, poi dai Saraceni e infine dai Bizantini. Nel tempo fu dominata da diverse famiglie, ognuna delle quali diede un proprio contributo all’evoluzione architettonica della città, come il duca Pirro del Balzo, della famiglia degli Orsini, che fece edificare il castello di Venosa e la cattedrale di Sant’Andrea.
Visitare Venosa: i siti imperdibili
La città di Venosa, in Basilicata, esprime secoli di cultura in ogni suo angolo e in ogni vicolo. Entrando in città si può visitare l’Abbazia della Trinità, accanto alla chiesa dell’Incompiuta: si tratta di luoghi legati alla dinastia normanna. Da non perdere è anche il Parco archeologico di Venosa, nonché il castello Pirro del Balzo, che oggi è la sede del Museo Archeologico Nazionale. Il giro per la città non può che proseguire con una tappa alla cattedrale di Sant’Andrea Apostolo, una alla Casa di Orazio, sempre senza scordarsi di ammirare, lungo il percorso, gli splendidi palazzi storici e le fontane che arricchiscono le piazze, come quella dei Pilieri, situata davanti al castello. Naturalmente non può mancare una visita al sito preistorico di Notarchirico, che è uno dei più antichi d’Europa. Infine da non perdere le catacombe ebraiche, scavate nel tufo.
Il castello Pirro del Balzo
A Venosa, tra le cose da vedere, come detto non può mancare il Castello, sorto tra il 1460 e il 1470 sulle rovine di una cattedrale di epoca romanica. Esso nacque dalla volontà del duca Pirro del Balzo di creare una fortificazione attorno alla città e si caratterizza per essere un edificio dalla pianta quadrangolare, con un profondo fossato, un cortile con loggiato in stile rinascimentale e quattro torri cilindriche ai lati.
La casa di Orazio
Venosa ospita la casa che viene considerata la residenza natale di Orazio, uno dei più celebri poeti d’epoca romana. In questo edificio sono stati rinvenuti ambienti termali, tra cui un calidarium.
Parco archeologico di Venosa
Il Parco archeologico di Venosa è un’area che racchiude i resti dell’antica colonia latina di Venusia, dove si trovano grandi edifici pubblici dell’epoca, come l’impianto termale, alcuni quartieri abitativi, una domus con tanto di mosaici. Del complesso fa parte anche l’Abbazia della Santissima Trinità.