Il Cile “seppelisce” la costituzione di Pinochet (e per la prima volta anche gli indigeni Mapuche siederanno in Consiglio)

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Alla domanda ‘Quiere usted una Nueva Constitución?, ovvero ‘Vuole una nuova Costituzione?’, più dei tre quarti degli elettori cileni hanno risposto ‘apruebo’, ‘approvo’. Con il 99,3 % dei tavoli scrutati, il 78,3 % vota quindi per seppellire la Costituzione di Pinochet e la partecipazione raggiunge il 50 %, nonostante le restrizioni della pandemia.

La richiesta di una nuova Costituzione era partita nell’ottobre dello scorso anno e aveva portato con sé proteste anche violente. Adesso i cileni festeggiano in Plaza Italia, mentre le schede sono scrutinate in diretta televisiva.

#Chile | Vittoria storica del #Apruebo con quasi l’80%. Così ieri sera in #PlazaDeLaDignidad i manifestanti hanno finalmente dato fuoco (simbolicamente) alla costituzione di pinochet. Si apre una nuova fase, grazie a un anno di lotta popolarepic.twitter.com/1jVpFZeiAS

— Christian Peverieri (@ChrisPeverieri) October 26, 2020

La Costituzione, sottoposta a referendum, risale al 1980 ed era stata redatta durante la dittatura militare del generale Augusto Pinochet. Una carta considerata da più parti discriminatoria, soprattutto nei confronti degli indigeni mapuche, che sperano adesso di vedersi garantiti più diritti.

VIDEO: Chileans voted overwhelmingly in a landmark referendum Sunday to replace their dictatorship-era constitution, long seen as underpinning the nation's glaring economic and social inequalities pic.twitter.com/Th5jyW52we

— AFP news agency (@AFP) October 26, 2020

“Oggi la cittadinanza, la democrazia e la pace hanno trionfato sulla violenza”, ha detto il presidente Sebastián Piñera.

Llegan más buenas noticias de avances democráticos en América Latina. El pueblo chileno deja atrás la Constitución neoliberal impuesta por Pinochet y abre paso a un proceso constituyente. Viva Chile, viva el pueblo, vivan los trabajadores ✊ pic.twitter.com/e0xGzt4oFb

— Pablo Iglesias 🔻 (@PabloIglesias) October 26, 2020

Con il referendum si è deciso anche che l’assemblea che dovrà riscrivere le leggi dovrà insediarsi entro maggio del 2021, sarà composta esclusivamente da membri (155) eletti direttamente, in cui verrà garantita la parità di genere. Ma non solo, una grande vittoria per le popolazioni indigene che avranno un certo numero di seggi, anche perché tra le prime questioni da discutere potrebbe esserci proprio il riconoscimento dei mapuche, oltre che riforma sanitaria, pensioni, istruzione e contratti di lavoro. Entro la seconda metà del 2022 si terrà un nuovo referendum che dovrà approvare o respingere il testo della nuova Costituzione.

¡Pueblo, victoria y dignidad!

The people of Chile have shed the shackles of Pinochetismo – and opened a new chapter in their history.

We stand with the movement that fought so hard – and lost so much – to deliver this victory. pic.twitter.com/XcTO3iaxHi

— Progressive International (@ProgIntl) October 26, 2020

🇨🇱Bon dia i ¡viva Chile! pic.twitter.com/vzxPcFfEx7

— Compromís (@compromis) October 26, 2020

Ciò che è certo che questo per il Cile è un momento storico e neanche la pandemia e le proteste violente hanno fermato la voglia di cambiamento. Il referendum era inizialmente previsto per aprile. Il governo conservatore ha accettato di indirlo dopo le proteste che hanno portato alla morte di più di 30 persone. Non è solo la prima volta nella storia del Cile che i cittadini sono chiamati a votare se vogliono o meno cambiare una Costituzione, ma anche una pietra miliare il fatto che la nuova Carta sarà redatta da un gruppo collegiale eletto dal popolo. Tra le principali questioni che l’organo costituente affronterà ci sono le disuguaglianze e le riforme sociali. La nuova Costituzione sarà un primo passo molto importante per ripristinare un equilibrio sociale in Cile.

Fonti: BBC/El Pais

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