Vedendola adesso sembra impossibile, ma negli anni ’60 Cancun era un piccolo e tranquillo villaggio di pescatori circondato dalla giungla. Molte cose sono cambiate e quell’atmosfera di quiete si è trasformata ben presto in un ambiente turistico, dinamico, tra i più visitati di tutto il Messico. Cancun, situata nella regione del Quintana Roo, nella penisola dello Yucatán, è oggi ricoperta di resort, bar, ristoranti e di tutto ciò che soddisfa i classici turisti in cerca di una vacanza senza pensieri.
Eppure, Cancun riserva ancora delle piccole sorprese, non tanto in superficie, quanto sott’acqua. Dai cenotes, piscine naturali in passato sacre ai Maya, ai musei sottomarini. Ed è di quest’ultimo che parleremo in questo articolo, un museo immerso nel silenzio del mare dove è possibile nuotare tra sculture artistiche e tra le bellezze della Great Maya Reef, la barriera corallina mesoamericana, il più grande ecosistema di barriera corallina in America e il secondo più grande al mondo.
MUSA: Museo Subacuático de Arte
Sott’acqua, a qualche metro di profondità, giacciono centinaia di sculture, illuminate solo dalla luce del sole messicano che filtra dall’acqua. Non sono i resti di un tesoro nascosto, né il bottino di un vecchio galeone affondato da qualche pirata che infestava il mare della penisola dello Yucatán. Sono le opere dello scultore britannico Jason deCaires Taylor create per dar vita al MUSA (Museo Subacuático de Arte), il museo sottomarino più grande del mondo.
L’idea del museo nasce dalla volontà di proteggere le barriere coralline locali fornendo un luogo alternativo ai turisti per le loro immersioni. Questa parte del Mar dei Caraibi, infatti, è considerata una delle destinazioni più popolari al mondo per lo snorkeling e per le immersioni subacquee (si contano 750.000 visitatori all’anno). Nel corso degli anni però, il turismo eccessivo ha cominciato a devastare l’ambiente naturale, in particolare la vicina barriera corallina di Manchones. Il progetto, cominciato nel 2008, al 2013 contava 500 sculture, alcune realizzate anche da altri artisti come Karen Salinas Martinez e Rodrigo Quiñones Reyes.
Le sculture
“Uomo in fiamme“, “Collezionista di sogni” e “La giardiniera della Speranza” sono tre delle opere presenti nel museo sottomarino situato nel parco nazionale subacqueo tra Isla Mujeres, Cancun e Punta Nizuc. Le sculture sommerse, raffiguranti figure umane a grandezza naturale, sono state realizzate utilizzando cemento marino a pH neutro per integrarsi alla perfezione con l’ecosistema e per favorire lo sviluppo della vita corallina.
Inoltre, per agire in modo sostenibile e responsabile, sono state pulite prima dell’installazione per garantire che nessuna sostanza chimica contaminasse l’acqua, la barriera corallina o gli animali. Le statue contengono anche dei fori e sono state impiantate con coralli provenienti da barriere coralline locali danneggiate. Questo permette ai coralli di ricrescere e alla fauna marina di utilizzarle per nutrirsi. Rimanendo sott’acqua, infatti, le sculture dell’artista si trasformano e con il passare del tempo forniscono un nuovo habitat per la fauna e la flora marina.
Come organizzare la visita al MUSA
L’intero museo occupa una zona di 150 metri quadrati e può essere visitato da Cancun, da Isla Mujeres, da Puerto Morelos o da Playa del Carmen facendo snorkeling o partecipando a un tour organizzato sulle barche dotate di fondo in vetro. MUSA è diviso in due aree, chiamate ‘saloni’, le quali contengono diverse installazioni artistiche situate a profondità diverse: il modo in cui deciderete di visitare il museo, se tramite immersione o con la barca, determinerà anche l’area che andrete a visitare.
Nel Salon Manchones, per esempio, situato a una profondità di 8 metri, si trovano le installazioni considerate tra le più particolari come La Evolucion Silenciosa o l’opera che riproduce un modello di auto Volkswagen chiamato Anthropocene. Il Salon Nizuc, invece, si trova a una profondità di 4 metri e, oltre a mostrare circa 20 sculture, offre maggiori possibilità di nuotare con le tartarughe.
Per scoprire il museo non è necessario possedere esperienza nelle immersioni subacquee: se non vi sentite sicuri vi basterà rivolgervi a un tour operator specializzato in turisti principianti e verrete affiancati da un esperto durante tutta la durata della visita. In alternativa potete optare per un tour sulla barca con fondo in vetro. In ogni caso avrete sempre bisogno di un tour ufficiale perché non è possibile immergersi in autonomia.
L’artista Jason deCaires Taylor
Jason deCaires Taylor è uno scultore, ambientalista e fotografo professionista impegnato nella costruzione di musei e parchi dedicati alle sculture subacquee. Oltre al MUSA di Cancun, le sue opere sono presenti anche a Cannes, Cipro, Lanzarote e Grenada. Dal 2009, i siti subacquei realizzati dall’artista sono quasi una ventina, presenti in diverse parti del mondo e visitati da oltre mezzo milione di turisti.
I temi trattati da Taylor riguardano l’emergenza climatica, l’attivismo ambientale e la capacità rigenerativa della natura. L’idea di creare questi parchi chiamandoli musei nasce da un concetto ben preciso che lo stesso artista spiega così: “Si chiama museo per un semplice motivo. Ogni giorno draghiamo, inquiniamo e sfruttiamo i nostri oceani, mentre i musei sono luoghi di conservazione e di educazione. Sono luoghi dove custodiamo oggetti che hanno grande valore per noi. I nostri oceani sono sacri.”