Il ritorno di Cuffaro: “Rifaccio la Dc, sogno un grande centro moderato”

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Totò Cuffaro

La condanna a 7 anni per favoreggiamento ha comportato all'ex presidente della Regione Siciliana l'interdizione perpetua dai pubblici uffici: "Ma nessuno può impedirmi di esprimere le mie idee"

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PALERMO – L’ex presidente della Regione Siciliana Toto’ Cuffaro torna a occuparsi di politica e lo fa sotto le insegne del vecchio scudocrociato, accogliendo le insistenze della Democrazia cristiana guidata da Renato Grassi che lo ha nominato commissario del partito in Sicilia. “Ho accettato l’invito che mi hanno rivolto dopo un anno di riflessione – racconta Cuffaro in un colloquio telefonico con la Dire – ma in questo momento stiamo parlando di poco più di una emozione: vedremo a cosa porterà“. Al di là delle cautele, Cuffaro parla apertamente di numeri e strategie: “Ho analizzato i risultati elettorali delle ultime Regionali e delle Comunali, sono convinto che ci sia lo spazio per far nascere una importante area moderata che puo’ crescere restando lontana dai populismi di destra e di sinistra”.

Al momento la ‘Democrazia cristiana – Sicilia’ conta poco più di duemila fan su Facebook edè’ stato lo stesso Cuffaro, alcuni giorni fa, ad invitare i suoi contatti a dare il proprio like alla formazione politica che sogna di riportare in auge quella che fu la ‘Balena bianca‘: “Se arriveremo a trentamila like allora avrà un senso partire con la strutturazione del partito in Sicilia”. Nessuna candidatura in vista, la condanna a sette anni inflittagli dalla Cassazione nel gennaio del 2011 per favoreggiamento verso appartenenti alla mafia ha comportato anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici: “Ma nessuno può impedirmi di tornare a esprimere le mie idee politiche – osserva -. La Democrazia cristiana non sarà un autobus per arrivare in Parlamento. Con me ci sono tanti giovani che credono in un centro moderato e nella possibilità di fare rivivere un partito glorioso che sia erede di grandi valori ma che stia attento a non ripetere gli errori del passato. Spazio ai giovani – continua -, io sarò il motore di questa esperienza perché per me la voglia di fare politica non si è fermata”.

All’orizzonte ci sono le Comunali di Palermo e le Regionali, due appuntamenti fissati per il 2022. “Di certo parteciperemo a un progetto che vedrà in campo un candidato moderato”, è la linea dettata da Cuffaro che in Sicilia vede una Dc “equidistante dai populismi di destra e dalla sinistra”. L’ex governatore è netto: “Non staremo né con la Lega né con il Pd. Ci collocheremo al centro e recupereremo quella vasta fetta di elettorato che non va più a votare. Con me dialogano il Cantiere popolare di Saverio Romano e anche Roberto Lagalla (attuale assessore regionale all’Istruzione che nel 2017 diede vita a Idea Sicilia, ndr)”. L’allievo del quattro volte ministro Calogero Mannino, erede di una delle dinastie politiche piu’ potenti di Sicilia, ora si affida a quella “emozione” e sogna per l’Isola una Democrazia cristiana “ben salda al centro, lontana sia dall’attuale centrodestra di Musumeci che dal Partito democratico di Barbagallo”.

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