Il significato spirituale dell’equinozio d’autunno nella vita moderna
Equinozio d’autunno, ci siamo. La nuova stagione arriverà ufficialmente alle 9.50 di lunedì 23 settembre 2019 nell’emisfero settentrionale mentre nell’emisfero australe si festeggerà l’inizio della primavera. Un periodo di rinnovamento e di cambiamento, non solo per la Natura ma anche per noi.
Il 23 la durata del giorno e quella della notte saranno identiche ma col passare dei giorni le ore di luce diminuiranno o, come si dice spesso, le giornate inizieranno a essere sempre più brevi e le notti più lunghe e via via sempre più fredde.
La Natura cambia sotto i nostri occhi, coinvolgendo tutti i nostri sensi, coi suoi nuovi profumi e con la quiete che ha preso il posto dell’allegria dell’estate.
Autunno, è tempo di raccolta
L’equinozio d’autunno, tradizionalmente, era considerato un periodo dell’anno significativo per via del raccolto. Ma anche oggi è tempo di raccolta degli sforzi, è tempo di bilanci per capire se i propositi fatti a inizio anno stiano dando i loro frutti.
Spiritualmente parlando, l’autunno rappresenta il momento in cui dobbiamo riconoscere l’abbondanza come stato naturale dell’essere. Le nostre vite attraversano cicli di crescita, raccolto, morte e rinascita così come accade nella natura.
Le stagioni che cambiano sono punti chiave nel ciclo della vita, e in questi passaggi stagionali molte culture antiche percepivano un messaggio più potente per l’umanità. Le culture indigene riconoscevano la saggezza basata sulla terra celebrando il solstizio d’inverno, l’equinozio di primavera, il solstizio d’estate e l’equinozio d’autunno. Fasi di un viaggio spirituale interiore che rifletteva quello naturale.
Celebriamo l’abbondanza della Natura
Per celebrare l’equinozio d’autunno, ricordiamo che la Natura in questo periodo ci offre molti suoi frutti nonostante l’addio all’estate, la stagione che per eccellenza ci regala numerosi prodotti. Allo stesso modo, cerchiamo di spostare la nostra coscienza dal senso di mancanza a quello di ricchezza, focalizzandoci su ciò che abbiamo e non su ciò che ci manca. Come? Un aiuto in questo senso potrebbe essere il diario della gratitudine, in cui esprimere la nostra riconoscenza nei confronti della vita.
L’autunno è il periodo dell’anno in cui dobbiamo creare in noi lo spazio per quello che verrà dopo, terreno fertile per far crescere i nostri sogni.
Assaporiamo la magia del silenzio
Nel caos della vita quotidiana, fatta di traffico, impegni, stress e appuntamenti, concediamo a noi stessi del tempo per rimanere in silenzio, ascoltando ciò che sta cercando di emergere dentro di noi.
Il significato dell’Equinozio d’autunno per chi percorre un cammino spirituale è il periodo dell’anno in cui attiviamo il nostro nuovo ciclo di crescita. Quando diventiamo silenziosi e riposiamo, stiamo lasciando emergere la nostra visione più ampia.
Mentre le giornate si accorciano e le notti si allungano, affrontiamo la nostra stessa oscurità interiore per preparare la nascita della luce interiore, celebrata in occasione del solstizio d’inverno.
Sediamoci, meditiamo, assaporiamo la bellezza della Natura che cambia, coi suoi colori tenui e caldi, che ci accolgono verso un cammino fatto di rinascita.
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Francesca Mancuso
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