In Emilia-Romagna arrivano le ‘strade scolastiche’, chiuse al traffico in orari dedicati

Tempo di Lettura: 3 minuti

Andrea Sangermano
19/11/2020
Bologna, Emilia Romagna, Politica
a.sangermano@agenziadire.com

Ok dalla Regione per la pedonalizzazione di alcune vie durante l'entrata e l'uscita dalle scuole

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BOLOGNA – L’Emilia-Romagna valuta la chiusura al traffico delle strade dove hanno sede le scuole, negli orari di entrata e di uscita degli alunni. L’idea nasce dopo la positiva esperienza di Reggio Emilia, dove già alcune ‘strade scolastiche’ sono temporaneamente pedonalizzate in via sperimentale, da metà ottobre fino al 23 dicembre.

LO SCONTRO TRA LA LEGA E I VERDI

In Regione si è però acceso lo scontro tra la Lega e i Verdi, che hanno lanciato la proposta. Una proposta “ideologica e idealista” attacca Michele Facci del Carroccio, che se la prende con Silvia Zamboni, esponente di Europa Verde. “Sa, la consigliera, cosa vorrebbe dire chiudere una strada, magari in orario di punta, per far passare i ragazzi?- polemizza Facci- non si può chiudere solo una strada, bisogna prevedere di chiudere i viali attigui, di ridirezionare il traffico. Sarebbe il caos”.

Piuttosto, propone il consigliere leghista, si dovrebbe “potenziare la presenza degli ausiliari del traffico per garantire che gli studenti attraversino in sicurezza le strade”. Zamboni è invece convinta della bontà della proposta, che è stata “già sperimentata da Paesi stranieri come l’Inghilterra, con ottimi risultati”. Il progetto delle ‘school streets’, spiega l’esponente dei Verdi, prevederebbe da parte della Regione l’indicazione di creare strade pedonali o a percorso misto, in modo da rendere il tragitto casa-scuola più sicuro.

NON SOLO SICUREZZA MA ANCHE ARIA PULITA

“Non sarebbe solo utile all’ambiente- afferma Zamboni- penso a tutti i genitori che quotidianamente vanno a prendere i figli in macchina e li aspettano col motore acceso. Ma tutelerebbe soprattutto i bambini, spesso messi a rischio incidenti dal traffico. Inoltre, contribuirebbe all’educazione dei bimbi e dei ragazzi, responsabilizzati e incentivati a interagire durante il percorso”.

Dopo lo scontro, la Regione Emilia-Romagna ha però dato il via libera alla proposta dei Verdi di istituire le strade scolastiche pedonali. “Con il voto odierno la Regione fa un ulteriore passo in avanti per incentivare la mobilità sostenibile”, commenta Silvia Zamboni. Che rilancia. “Ora occorrerà mettere a disposizione dei Comuni le risorse necessarie per promuovere la realizzazione delle strade scolastiche contro la sosta selvaggia davanti alle scuole- afferma la consigliera dei Verdi- questo caos interessa aree stradali di solito limitate e non predisposte all’assembramento di un così elevato numero di auto. Oltre a consegnare un messaggio diseducativo per i ragazzi, genera alti livelli di smog a causa delle emissioni di gas di scarico dalle auto, incidenti a ciclisti e pedoni anche tra i bambini e ingorghi della circolazione stradale”.

In molti Paesi del nord Europa, segnala Zamboni, le ‘school streets’ sono state già sperimentate “con successo. Europa Verde ne aveva fatto un cavallo di battaglia in campagna elettorale. È una soluzione che favorisce l’adozione da parte di genitori e alunni di modalità di spostamento attive e non inquinanti, come andare a scuola a piedi o in bicicletta, anche in gruppo, stimolando processi di socializzazione e autonomia dei bambini rispetto all’accompagnamento da parte dei genitori”.