In Italia sempre più foreste: aumentano i boschi, ma non gli interventi per proteggerli

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Le foreste e i boschi italiani continuano a crescere e oggi coprono il 40% della superficie del nostro Paese – circa 11,4 milioni di ettari – con un aumento del 2,9% solo negli ultimi cinque anni.

La notizia arriva dal Sole 24 Ore che dà un’anticipazione dei dati dell’Inventario nazionale della Foreste del Ministero delle Politiche Agricole, compilato da Istat, Crea, Carabinieri Forestali e Sisef.

Negli ultimi anni, gli alberi si sono ripresi spazi prima occupati dall’uomo e poi abbandonati, colonizzando circa 300mila ettari tra zone montane ormai disabitate, ex aree agricole e campagne.

Le foreste italiane oggi coprono una superficie pari a 9,6 milioni di ettari, cui si sommano 1,8 milioni di ettari di boschi: un vero e proprio record raggiunto per la prima volta dopo diversi secoli.

L’espansione progressiva delle nostre aree verdi è stata infatti stimata al 25% dal 1990 a oggi e addirittura al 75% se si tiene conto degli ultimi 80 anni.

«Le foreste italiane occupano un’area molto grande rispetto al passato quando l’agricoltura veniva praticata anche in zone estreme, come nel periodo dell’autarchia. Difficile indicare una data precisa ma penso che dobbiamo tornare indietro di qualche secolo per trovare una superficie così vasta” ha dichiarato al Sole 24 Ore Enrico Pompei, responsabile del Mipaaf.

Il trend riguarda quasi totalmente la nostra penisola ed è in contrasto con quello globale. Nel resto del mondo la deforestazione provoca la perdita di 10 milioni di ettari di foreste all’anno, secondo i dati diffusi dal Global Forest Resources Assessment (FRA 2020).

L’aumento dell’estensione dei nostri boschi è sicuramente una buona notizia, poiché gli alberi aiutano a tutelare la biodiversità e a contrastare gli effetti della crisi climatica.

Ecco le foreste italiane diventate patrimonio dell’Umanità

Perché queste foreste siano efficienti e utili dobbiamo però prendercene cura. Al momento, infatti, molte delle aree verdi sul nostro territorio sono abbandonate e potrebbero andare perdute a causa di incendi o in seguito all’attacco di parassiti.

“I boschi e le foreste cresciuti negli ultimi anni sono nuovi, frutto di abbandono, e dunque non soggetti a una gestione diretta, a una conservazione regolare. E poiché sono zone ex agricole e quindi vicine ad aree antropizzate, sono più soggette a incendi. Per questo hanno più che mai bisogno di una gestione forestale sostenibile, vanno governati, non certo lasciati soli”, ha spiegato Pompei.

Il nostro patrimonio verde richiede dunque interventi di manutenzione, come la pulizia del sottobosco, volti a tutelare e proteggere queste nuove foreste perché possano essere preservate per le generazioni future.

Fonti di riferimento: FRA 2020/FAO/Il Sole 24 Ore

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Da Greenme

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