In Kurdistan la scoperta archeologica dell’anno 2020
Il sito di Faida, a 50 chilometri da Mosul, nel Kurdistan iracheno, che vanta alcuni rilievi rupestri assiri ha vinto il primo premio in occasione della sesta edizione dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”.
Si tratta di dieci rilievi rupestri assiri dell’VIII-VII secolo a.C. portati alla luce dal team di archeologi “IAMKRI Italian Archaeological Mission to the Kurdistan Region of Iraq”, coordinato da Daniele Morandi Bonacossi dell’Università di Udine, con la Direzione delle Antichità di Duhok, guidata da Hasan Ahmed Qasim.
Consistono in imponenti pannelli, grandi 5 metri e larghi 2, scolpiti lungo un antico canale d’irrigazione lungo 8,5 km, alimentato da un sistema di risorgenti carsiche, oggi sepolto sotto spessi strati di terra depositati dall’erosione del fianco della collina.
Il sito di Faida, in Iraq @Ufficio stampa
Nell’antichità, dal canale si diramava una rete di canali più piccoli, che consentivano di irrigare i campi circostanti, rendendo ancora più fertile le campagne coltivate nell’entroterra di Ninive, Capitale dell’impero.
La mitologia assira raffigurata sulla roccia è un campionario significativo di divinità e animali sacri. Le figure divine rappresentano il dio Assur, la principale divinità del pantheon assiro, su un dragone e un leone con le corna, sua moglie Mullissu, seduta su un elaborato trono sorretto da un leone, il dio della Luna, Sin, anch’egli su un leone con le corna, il dio della Sapienza, Nabu, su un dragone, il dio del Sole, Shamash, su un cavallo, il dio della Tempesta, Adad, su un leone con le corna e un toro e Ishtar, la dea dell’Amore e della Guerra su un leone.
I rilievi rupestri nel Kurdistan iracheno @Ufficio stampa
I rilievi rupestri del Kurdistan iracheno si sono aggiudicati anche lo “Special Award”, il premio alla scoperta con il maggior consenso sulla pagina Facebook della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, la cui XXIII edizione si svolgerà a Paestum dal 19 al 22 novembre 2020.
In lizza per il premio c’erano anche due siti italiani: la Sala della Sfinge nella Domus Aurea a Roma, dove è stato svelato un nuovo tesoro, e una statua di origine etrusca raffigurante un leone alato del VI secolo a.C. rinvenuta nell’antica città di Vulci.
I ritrovamenti a Vulci @Carlo Casi
Il premio intitolato a Khaled al-Asaad, Direttore dell’area archeologica e del Museo di Palmira dal 1963 al 2003, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato al mondo dell’archeologia e, in particolare, ai suoi protagonisti: gli archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio.