In Lombardia sui mezzi pubblici torna il 100% dei posti a sedere, è polemica

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Lo prevede la nuova ordinanza firmata da Fontana e valida fino al 10 settembre. Resta l'obbligo di mascherina al chiuso e la misurazione della febbre sui luoghi di lavoro Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

MILANO – In Lombardia sui mezzi pubblici torna l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi. Lo prevede la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in vigore dal 1° agosto al 10 settembre. Ed è già polemica.

La presenza del 100% dei posti sui mezzi pubblici – dove è sempre obbligatorio indossare la mascherina o indumenti idonei a coprire naso e bocca- è consentita sui mezzi ‘autofilotranviari’ di trasporto pubblico locale di tipo interurbano,così come sui servizi metropolitani e autofilotranviari di trasporto pubblico urbano e suburbano, sui mezzi di trasporto pubblico regionale ferroviario e ‘acquatico’ (questi ultimi di linea e non), su quelli di tipo funiviario, e sui mezzi adibiti per il trasporto scolastico.

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MASCHERINE OBBLIGATORIE AL CHIUSO FINO AL 10 SETTEMBRE

Resta in vigore fino al 10 settembre l’obbligo di utilizzare la mascherina al chiuso, mentre all’aperto è necessaria nel caso in cui non sia possibile garantire il distanziamento sociale. E’ comunque indispensabile averla sempre con sé e indossarla anche sui mezzi di trasporto pubblico.

CONTINUA MISURAZIONE FEBBRE AL LAVORO

Per quanto riguarda i luoghi di lavoro, resta obbligatoria la misurazione della temperatura per il datore e per i dipendenti, così come per i clienti dei ristoranti. Se dovesse risultare superiore a 37,5°, non sarà consentito l’accesso alla sede e l’interessato sarà informato della necessità di contattare il proprio medico curante.

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SU TAXI NON OBBLIGATORIO DISTANZIAMENTO

Per i servizi taxi e di noleggio con conducente, invece, è consentita la deroga all’obbligo del distanziamento interpersonale ai membri dello stesso gruppo familiare, ai conviventi, oltre che alle persone appartenenti a nuclei già pre-organizzati.

LE MESSE

Nuove disposizioni anche in materia di celebrazioni religiose. L’ordinanza prevede infatti che il numero di partecipanti sia determinato dal numero di posti utilizzabili in modo da garantire la distanza minima di sicurezza, pari ad almeno un metro laterale e frontale tra i partecipanti, e in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, nel rispetto del limite di 350 persone. È possibile derogare al limite nel caso ci sia una relazione di un tecnico abilitato che attesti una superiore capienza della struttura compatibile con il rispetto del distanziamento.

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