In Sicilia nuova ordinanza di Musumeci: “Stop ad eventi al chiuso”

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L'ordinanza prevede misure anche per la gestione dello sbarco dei migranti Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

PALERMO – Controlli e ingressi limitati nei locali e negli esercizi pubblici, con sanzioni fino al massimo previsto per i trasgressori, ma anche misure sanitarie speciali per contrastare il diffondersi del coronavirus tra i migranti sbarcati in Sicilia. Sono alcune delle disposizioni contenute nell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a seguito della pubblicazione dell’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri.

In Sicilia, nelle discoteche e negli esercizi pubblici similari, sono vietati gli eventi al chiuso, mentre per quelli all’aperto si fa riferimento alle linee guida recepite dal Dpcm e predisposte dalla Conferenza delle Regioni, individuando i principi di distanziamento, obbligo della mascherina e riduzione della capienza massima per garantire il distanziamento previsto nelle aree destinate al ballo. La nuova ordinanza invita le prefetture ed i sindaci a predisporre controlli nell’ambito delle rispettive competenze e prevede inoltre il massimo delle sanzioni amministrative per i trasgressori delle disposizioni. In particolare, per le serate di Ferragosto, per agevolare l’organizzazione di controlli adeguati da parte delle autorità di pubblica sicurezza competenti, il governatore ha disposto l’obbligo di comunicazione entro le 48 ore antecedenti all’evento per gli esercenti delle attività destinate al ballo e con afflusso di pubblico numeroso. Un articolo dell’ordinanza, inoltre, è dedicato all’emergenza migranti. Niente tendopoli per ospitare i migranti e in caso di altre strutture individuate dal governo centrale serve la preventiva idoneità della locale Asp.

La dura misura “tiene conto – spiega una nota della presidenza della Regione – dell’elevata incidenza dei soggetti positivi al coronavirus tra le persone sbarcate nel territorio siciliano che è determinata, in larga parte, dalla promiscuità dei luoghi di partenza e di accoglienza, con l’effetto di un rapporto proporzionale assai superiore alla media regionale tra il numero complessivo dei soggetti interessati e quelli risultati positivi£. In attesa della sottoscrizione di un protocollo di sicurezza sanitaria tra il ministero dell’Interno e la presidenza della Regione Siciliana, “chiesto più volte dallo stesso governatore”, nell’ordinanza appena emanata viene disposto obbligo del tampone su ogni migrante sbarcato. Prevista inoltre “un’adeguata profilassi sanitaria con visita medica di tutti i soggetti interessati”. Il divieto di allestire o utilizzare tensostrutture è determinato “dai frequenti e deprecabili episodi quotidiani di fuga dei migranti e dalla pericolosa promiscuità che si determina fra gli stessi ospiti, con gli assembramenti”.

I luoghi destinati alla quarantena dei migranti, invece, saranno definiti solo dopo il parere dell’autorità sanitaria che dovrà verificare la conformità dei siti alle regole di prevenzione del contagio e distanziamento interpersonale .

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