Inaugurata a Pechino la 6^ edizione del Vinitaly China Roadshow

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Tempo di Lettura: 2 minutiVERONA (ITALPRESS) – Inaugurata a Pechino la 6a edizione del Vinitaly China Roadshow, il primo evento dell’anno dedicato alla promozione del vino italiano nella capitale cinese, che apre ufficialmente il calendario internazionale di Veronafiere. Fino al 15 settembre la promozione del Made in Italy enologico sarà in scena oltre che a Pechino in altre due […]

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VERONA (ITALPRESS) – Inaugurata a Pechino la 6a edizione del Vinitaly China Roadshow, il primo evento dell’anno dedicato alla promozione del vino italiano nella capitale cinese, che apre ufficialmente il calendario internazionale di Veronafiere.
Fino al 15 settembre la promozione del Made in Italy enologico sarà in scena oltre che a Pechino in altre due città emergenti: Changsha (13 settembre), tra le principali destinazione del turismo interno, e Hangzhou (15 settembre), la città dell’acqua narrata da Marco Polo e sede della prossima XIX edizione dei Giochi Asiatici che si apriranno il 23 settembre.
“Il nostro Roadshow – ha sottolineato in apertura il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo- è l’unico evento a non essersi fermato nemmeno durante gli anni del Covid. La sua formula, orientata al business e alla comunicazione, lo accredita come principale appuntamento del vino italiano in Cina, grazie anche alla pluriennale collaborazione con il ministero degli Affari esteri, l’Ambasciata e i Consolati, la Commissione italiana per il Commercio estero e Ice-Agenzia”.
Sono 60 le aziende italiane partecipanti al Vinitaly China Roadshow, tra cui il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, il Consorzio per la tutela del Franciacorta e il Consorzio tutela Vini Valpolicella per un totale di oltre 600 etichette. Attesa anche la partecipazione di importatori di primo piano, a partire da Sinodrink, Interprocom, Pietra Rossa, Zefiro, Sarment e CWS. Per la parte food, debutto del Consorzio della Fontina che collaborerà con tre tra i più importanti ristoranti italiani in Cina. Per l’Ad di Veronafiere, Maurizio Danese, “stiamo registrando segnali importanti di evoluzione della domanda, nonostante la Cina stia vivendo una fase di contrazione delle importazioni complessive di vino ma non mancano i segnali positivi a partire da una maggior selezione qualitativa degli ordini. Nell’ultimo semestre, infatti, il prezzo medio del vino tricolore ha avuto un incremento tendenziale del 32% e oggi i nostri listini sono superiori in media del 40% rispetto alla media del mercato import del Dragone. L’obiettivo di Vinitaly è quello di presidiare ancora di più un mercato che, nonostante il pit stop congiunturale, consideriamo certamente il più strategico nel medio-lungo periodo, con una crescita prevista dei consumi nei prossimi 15 anni di 4,1 milioni di ettolitri”. Tra gli eventi targati Ice per il Vinitaly China Roadshow anche i due corsi “I love ITAlian Wines”. Obiettivo: accreditare più di 100 nuovi ambasciatori del vino italiano nelle città di Changsha e Hangzhou. Spazio anche ai winelover con la quarta edizione dell’Italian Wine Week, l’evento diffuso che quest’anno raggiunge il record di più novanta locali tra bar e bistrot delle tre città, piattaforme e-commerce e retail partecipanti a questa iniziativa curata da Veronafiere, dall’ufficio operativo della Spa fieristica in Cina e da quattro partner locali: ValuedShow, Grape Wall of China, Changsha Eurasia e Lookvin.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Vinitaly –

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