Inchiesta plusvalenze, Juve “Operato correttamente”
TORINO (ITALPRESS) – La Juventus confida di “poter ulteriormente
dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta”. Questa la posizione del club bianconero dopo la decisione della Procura federale (in riferimento agli sviluppi dell’indagine penale ‘Prismà) di impugnare la decisione della Corte di Appello dello scorso 27 maggio. In un comunicato la società rende noto di “aver
ricevuto questa sera, unitamente ad altre 8 società di calcio italiane (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara, ndr) e relativi soggetti apicali all’epoca dei
fatti, dalla Procura Federale una ‘impugnazione per revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello, Sezioni Unite, del 27 maggio 2022, divenuta definitivà”. La Juventus ricorda che “con la decisione impugnata la Corte Federale di Appello aveva rigettato il reclamo proposto dalla Procura Federale avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale che, a sua volta, aveva prosciolto Juventus e gli altri soggetti deferiti per insussistenza di qualsiasi illecito disciplinare
in ordine alla valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci
e alla contabilizzazione di plusvalenze”.
La società conclude il comunicato sottolineando che “potrà articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte Federale di Appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta”.
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(ITALPRESS).