International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, tra i candidati 2 italiani
C’è anche l’Italia tra i finalisti dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, il premio dedicato al mondo dell’archeologia e ai suoi protagonisti. Un riconoscimento annuale che porta l’attenzione sugli archeologi e il loro grande impegno quotidiano, mostrandoci tutte le competenze che gli hanno permesso di far riaffiorare alcuni dei tesori più belli al mondo.
In tutto sono cinque le scoperte archeologiche del 2019 candidate alla vittoria di questa sesta edizione del premio e l’Italia, come dicevamo, partecipa con ben due siti. La prima è la Domus Aurea, a Roma, con la Sala della Sfinge in cui si possono ammirare decorazioni pittoriche che fanno rivivere le atmosfere degli anni del principato di Nerone. La seconda candidata italiana, invece, si trova nell’antica città di Vulci, nella Maremma Laziale, dove nella necropoli dell’Osteria è stata rinvenuta una statua di origine etrusca raffigurante un leone alato del VI secolo a.C.
Tra le altre candidate: la Cambogia, con la città perduta di Mahendraparvata capitale dell’impero Khmer nella foresta sulle colline di Phnom Kulen a nord-est di Angkor; Israele, dove a Motza è stata scoperta una metropoli neolitica di 9.000 anni fa e l’Iraq, con i dieci rilievi rupestri assiri, gli dei dell’Antica Mesopotamia, rinvenuti nel Kurdistan, nel sito di Faida, a 50 km da Mosul.
Per conoscere il nome del vincitore bisognerà attendere il 20 novembre, data della 23esima edizione del BMTA (Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico), celebre manifestazione che si svolgerà a Paestum, a Salerno, dove la giuria assegnerà pubblicamente il riconoscimento.
Giunto alla sesta edizione, il premio intitolato a Khaled al-Asaad, l’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, è promosso dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e da Archeo. Tutto questo con il supporto di importanti testate internazionali di settore. Antike Welt (Germania), Archéologia (Francia), as. Archäologie der Schweiz (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia) a cui si aggiunge anche la British Archaeology (Regno Unito) la testata del prestigioso Council for British Archaeology.
Il Premio verrà assegnato secondo le segnalazioni ricevute da ciascuna testata. Inoltre, sarà attribuito uno “Special Award” alla scoperta, tra tutte le cinque in gara, che riceverà il maggior consenso del pubblico (e di like, quindi) sulle pagine social della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Una vera opportunità per l’Italia, ricca di aree archeologiche poco note ed alcuni tra i musei e siti archeologici più note al mondo.
La sala della Sfinge, nella Domus Aurea romana. Fonte: Parco Archeologico del Colosseo