Israele, coppia russa isolata nel Negev scopre che c’era il lockdown

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Erano partiti da Mosca per un’avventura nel deserto del Negev, in Israele. È risultata essere l’avventura più incredibile della loro vita. Svetlana e il fidanzato Sergey erano decollati a febbraio dalla Russia con l’idea di attraversare uno dei luoghi più affascinanti del mondo. Israele, infatti, regala alcuni scorci di rara bellezza e il deserto del Negev è uno dei migliori luoghi al mondo dove riconnettersi con la natura, magari con un pizzico di adrenalina, e fare digital detox. Fin troppo, nel loro caso.

Infatti, durante il lungo periodo in cui sono stati via, scollegati quasi completamente dal mondo se non per postare qualche story e qualche scatto su Instagram nei luoghi in cui trovavano alloggio e in cui fosse disponibile un wi-fi, erano del tutto ignari del fatto che nel resto del mondo fosse scoppiata la pandemia di Covid-19, che tutti fossero confinati in casa e che stesse accadendo una sorta di Terza Guerra Mondiale.

Sergey e Svetlana si divertivano con il loro meraviglioso trekking, facendo arrampicate sulle pareti rocciose e passeggiate per ammirare dall’alto uno dei paesaggi più belli della Terra. Facevano i bagni nelle freschissime acque dei ruscelli, praticavano rafting nei wadi, cucinavano ottime pietanze con il loro fornellino da campeggio, stappavano bottiglie di vino israeliano brindando agli amici che li guardavano dalla Russia salutandoli con “Nasdrovie!” e trascorrevano splendide e romantiche notti stellate nella loro tenda canadese che portavano sempre con loro nello zaino.

Il viaggio, durato oltre due mesi, è stato bellissimo. Poi sono giunti a destinazione: Tel Aviv. E lì hanno capito di essersi persi qualcosa. La città deserta li aveva già messi sul chi-va-là. Poi, incontrate quelle poche persone che si aggiravano mascherate per fare la spesa (come tutti nel resto del mondo) hanno scoperto cos’era accaduto. Inutili i tentativi di fare ritorno in patria. I voli per la Russia erano stati cancellati, a data da destinarsi. Un giorno, un mese, un anno, chissà. Nel frattempo Serg e Svet avevano finito i soldi. Non potevano pagare un hotel, non potevano acquistare cibo e neppure acqua. Fortunatamente avevano ancora la loro tenda che hanno piantato su una spiaggia in riva al mare, in una zona poco frequentata per non dare troppo nell’occhio.

Ma la loro storia ha fatto subito il giro della città. Ed è partito subito il tam tam. Tantissimi gli abitanti di Tel Aviv che li hanno aiutati portando loro, a turno per via del lockdown, acqua potabile, cibo, coperte, abiti e tutto ciò di cui potessero avere bisogno. Vino compreso. La loro storia, postata nei dettagli su Instagram, ha fatto il giro del mondo. Come quelle di altre persone rimaste confinate con la forza durante la quarantena, vedi per esempio la coppia che ha trascorso una luna di miele infinita alle Maldive.

Ora Sergey e Svetlana sono riusciti finalmente a ripartire. Hanno dovuto attendere che venissero ripristinati i voli con la Russia. Neppure i voli di Stato li avevano riportati a casa, ma in fondo ormai si erano ambientati e stavano benissimo. Avevano trovato una nuova famiglia che li aveva adottati e che non scorderanno mai.

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La coppia nel deserto del Negev @Instagram – Svetlana Vivtonenko

da Si Viaggia

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