Istat: “Italiani fra gli ultimi in Ue per livello di istruzione”
- Redazione
- 22/07/2020
- Politica, Scuola e Università
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Solo il 62,2% possiede un diploma di studio secondario superiore: in Germania è l'86,6% Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
ROMA – In Italia nel 2019 la quota di popolazione tra i 25 e i 64 anni in possesso di almeno un titolo di studio secondario superiore e’ “pari a 62,2% (+0,5 punti rispetto al 2018), un valore decisamente inferiore a quello medio europeo (78,7% nell’Ue28) e a quello di alcuni tra i piu’ grandi paesi dell’Unione”. Lo comunica l’Istat.
Il tasso e’ del 86,6% in Germania, 80,4% in Francia e 81,1% nel Regno Unito. Solo Spagna, Malta e Portogallo hanno valori inferiori all’Italia. Non meno ampio e’ il divario rispetto alla quota di popolazione di 25-64enni con un titolo di studio terziario: in Italia, si tratta del 19,6%, contro un valore medio europeo pari a un terzo (33,2%). Anche la crescita della popolazione laureata e’ piu’ lenta rispetto agli altri paesi dell’Unione, con un incremento di soli +0,3 punti nell’ultimo anno (+0,9 punti in media Ue) e di +2,7 punti nell’ultimo quinquennio (+3,9 punti).
ANCORA TROPPO FORTE LO SVANTAGGIO FEMMINILE
Nonostante i livelli di istruzione delle donne siano piu’ elevati, il tasso di occupazione femminile e’ molto piu’ basso di quello maschile (56,1% contro 76,8%) evidenziando un divario di genere piu’ marcato rispetto alla media Ue e agli altri grandi Paesi europei. Lo rileva l’Istat che segnala come lo svantaggio delle donne si riduce tuttavia all’aumentare del livello di istruzione: il differenziale, che tra coloro che hanno un titolo secondario inferiore e’ pari a 31,7 punti, scende a 20,2 punti tra i diplomati e raggiunge gli 8,2 punti tra i laureati.
Le donne in possesso di un diploma hanno un tasso di occupazione di 25 punti superiore a quello delle coetanee con basso livello di istruzione (un vantaggio doppio rispetto agli uomini) e la differenza tra laurea e diploma e’ di 16,6 punti (scarto di oltre tre volte superiore a quello maschile).
NEL MEZZOGIORNO L’ISTRUZIONE PREMIA
Nel Mezzogiorno l’istruzione e’ scarsa ma premia sempre. La popolazione residente nel Mezzogiorno e’ meno istruita rispetto a quella nel Centro-nord: poco piu’ della meta’ degli adulti ha conseguito almeno il diploma di scuola secondaria superiore e nemmeno uno su sei ha raggiunto un titolo terziario (al Centro oltre i due terzi e’ almeno diplomato e quasi uno su quattro ha conseguito la laurea). Le differenze territoriali nei livelli di istruzione permangono, indipendentemente dal genere.
Nel Mezzogiorno, i vantaggi occupazionali dell’istruzione sono maggiori rispetto al Centro-nord; in particolare le donne residenti nel Mezzogiorno che raggiungono un titolo terziario aumentano considerevolmente la loro partecipazione al mercato del lavoro e riducono il divario con gli uomini e con le donne del Centro-nord. Ciononostante, i tassi di occupazione nel Mezzogiorno restano molto piu’ bassi che nel resto del Paese e quelli di disoccupazione molto piu’ alti, anche tra chi ha un titolo di studio elevato.
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