La Foresta pietrificata in Arizona è un quadro dipinto dalla natura
Se solo la natura fosse libera di agire ci regalerebbe i capolavori artistici più belli di sempre, quelli in grado di emozionarci e di restituirci un batticuore unico. E questo in effetti accade ancora oggi, in alcuni dei luoghi del nostro Pianeta, dove Madre Natura ha lavorato, e lavora ancora, per restituirci immagini di incredibile bellezza.
È il caso del Parco Nazionale della Foresta pietrificata: un’opera d’arte in piena regola che non è paragonabile a nient’altro al mondo. Qui, gli alberi fossili, sottoposto a un processo di silicizzazione a causa delle condizioni climatiche della zona, sono perfettamente conservati all’interno di involucri rocciosi. I colori sono vividi e incredibili e il risultato è una visione magica e affascinante.
Ci troviamo in Arizona, e più precisamente nella parte nord-orientale. Il Parco nazionale della Foresta pietrificata, uno dei 61 parchi che fanno parte della rete amministrata dal National Park Service, è uno dei più suggestivi degli Stati Uniti e forse del mondo intero.
Deve il suo nome proprio alla presenza dei tronchi fossili che affondano le loro radici nell’epoca del Triassico Superiore. Lo spettacolo che possiamo ammirare oggi, quindi, è il frutto operoso della natura che ha agito sul territorio da 225 milioni di anni.
Gli alberi, infatti, caduti accidentalmente nei fiumi che scorrevano sulla pianura, sono stati poi seppelliti da sedimenti che contenevano ceneri vulcaniche. La silice della cenere è entrata nei tronchi e ha formato cristalli di quarzo che hanno sostituito la materia organica, creando le più disparate e colorate sfumature.
Il fenomeno dei tronchi fossili, in realtà, non è esclusivo dell’Arizona. Sono presenti, infatti, anche in Namibia e in Sardegna. Tuttavia questa è l’area più vasta e suggestiva del mondo proprio per l’elevata quantità di fossili presenti, tutti diversi tra loro.
Testimoni del tempo e custodi di antichi segreti, gli alberi fossili si presentano al cospetto di chi visita il parco nazionale in tutta la loro imperturbabile bellezza, creando uno spettacolo d’insieme senza uguali valorizzato da altre meraviglie che si trovano nella zona.
Quando, infatti, i primi esploratori arrivarono nella zona nord del parco, rimasero stregati da quello che i loro occhi avevano appena visto: uno scenario sconfinato fatto di colori e sfumature, paragonabili solo alle pennellate di un pittore. Quella sensazione, unica al mondo, ha fatto sì che venisse coniato, per questa area del parco, il termine Painted Desert. E mai nome fu così calzante.
Raggiungendo i punti di osservazione del parco, lo sguardo si perde tra le infinite e variopinte sfumature della zona che si estendono verso l’orizzonte, fino a incontrare il cielo. Ed è in questo punto che la natura ha dipinto il suo quadro più bello.