La mareggiata fa emergere una tomba etrusca con resti umani e corredo funerario. Straordinaria scoperta a Populonia

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Non tutti i mali vengono per nuocere: a Populonia, frazione di Piombino in provincia di Livorno e una delle più grandi e importanti città etrusche e romane dell’antichità, una mareggiata ha fatto riemergere una tomba risalente proprio al periodo degli Etruschi con tanto di resti umani in buono stato e un ricco corredo funerario.

A scoprirla è stata la squadra archeologica Sostratos, impegnata negli scavi alla vicina Venturina Terme, è subito intervenuta in emergenza sulla spiaggia di Baratti in seguito alla chiamata dalla soprintendenza. Una scoperta tutt’altro che scontata quella che gli archeologi si sono trovati ai piedi: una sepoltura etrusca mai rinvenuta e risalente a circa la seconda metà del IV secolo a.C.

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L’antico abitato di Populonia si trova in posizione dominante su di uno dei promontori che formano il golfo di Baratti e conserva fortificazioni del XV secolo ad opera dei Signori di Piombino, gli Appiani, come testimoniato dal dragone simbolo della casata sopra all’ingresso del borgo.

La sepoltura etrusca riportata alla luce è in fossa di terra e risalirebbe alla seconda metà del IV secolo avanti Cristo. In essa sono comprese ceramiche sovradipinte e ceramiche comuni e un corredo composto da 15 pezzi perfettamente conservati già allo studio e alla pulitura.

Tomb n.1 – Casone beach – Baratti

Intervento di emergenza (su richiesta della Soprintendenza ABAP Pi/Li) sulla spiaggia di Baratti da parte degli archeologi Sostratos a seguito della mareggiata notturna (24/09/2020). Sepoltura etrusca in fossa di terra, circa seconda metà IV secolo avanti Cristo. Ceramica sovradipinta e ceramica comune, corredo composto da 15 pezzi perfettamente conservati già allo studio ed alla pulitura. Grazie ai nostri ragazzi ed ai colleghi della Soprintendenza (SABAP Pi/Li) che hanno lavorato tutta la giornata per recuperare un pezzo della nostra storia!Emergency intervention (on request Superintendence ABAP Pi/Li) on the beach of Baratti by Sostratos archaeologists following the night storm (24/09/2020). Etruscan burial in an earth pit, around second half of the 4th century BC Overpainted ceramics and common ceramics, kit consisting of 15 perfectly preserved that are already under cleaning and studying. Thanks to our guys and to the Archaeology Superintendece of Pisa/Livorno colleagues who worked all day to recover a piece of our history!

Pubblicato da Trust Sostratos su Domenica 27 settembre 2020

E non solo: dalla pulitura di un vasetto in vernice nera dello splendido corredo funebre è emersa una importantissima sorpresa: sul fondo della vasca del reperto, un’epigrafe graffita rivela il nome del nostro Etrusco: MI P(E)TRUS, “io sono di Petru”.

Una scoperta eccezionale – dicono dalla squadra archeologica Sostratos. Adesso sappiamo molto di più sul proprietario di questa tomba dato che il suo nome è attestato nell’area chiusina, cortonese ed orvietana tra il V ed il I secolo a.C. Non appena l’istituto di Paleopatologia dell’Università di Pisa ci renderà i risultati sullo studio antropologico sulle ossa di Petru potremo davvero scrivere una storia di questo nostro antenato molto vicina alla realtà. Baratti non finisce di stupirci!”.

ANCORA UNA SORPRESA DA BARATTI: ABBIAMO UN NOME PER L'ETRUSCO SCOPERTO A BARATTI! (in english below)Sono passate…

Pubblicato da Trust Sostratos su Domenica 11 ottobre 2020

Fonte: Trust Sostratos

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