La regione più remota e selvaggia del mondo è dove non ti aspetti

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Quando parliamo di luoghi selvaggi, remoti e inaccessibili, il nostro pensiero inevitabilmente si sposta in territori lontanissimi da noi. Eppure in Europa esiste una regione così lontana da tutto e da tutti, e non per posizione geografica, da non essere menzionata neanche nelle mappe dell’epoca.

Il suo nome era, ed è ancora oggi, Agrafa, che vuol dire letteralmente: terra non scritta. Una denominazione sicuramente inequivocabile che stava a identificare proprio la sua inaccessibilità. E se è vero che questo accadeva nel Medioevo, è altrettanto vero che oggi questa zona è ancora poco conosciuta e sicuramente lontanissima dai sentieri più battuti dal turismo.

Per scoprire la storia di Agrafa dobbiamo recarci in Grecia, nella regione montuosa dell’Euritania. Questo territorio dell’entroterra è tagliato fuori dal resto del mondo ed è sostanzialmente indipendente, da sempre.

Il nome scelto per Agrafa non è un caso: la regione, dopo la sua scoperta, è stata considerata così aspra, selvaggia e irraggiungibile, da essere stata contrassegnata come zona inesplorabile. Nessuno l’ha registrata sulle mappe. Persino gli Ottomani rinunciarono al controllo di questo territorio greco. Gli unici a occuparla, dalla sua nascita a oggi, sono stati i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Questa indipendenza che ha caratterizzato Agrafa da sempre è stata una benedizione, ma anche una maledizione. Vivere in un territorio così isolato, infatti, ha reso la vita degli abitanti, denominati Agrafioti, non sempre semplice, tanto da condurre alcuni di loro a lasciare il territorio e cercare fortuna altrove. La migrazione dalla regione si ebbe soprattutto nei primi anni ’20 del 1900, per poi arrestarsi con la modernizzazione del territorio cinquanta anni dopo-

Dall’altra parte però, l’assenza di conquistatori, ha fatto sì che Agrafa restasse sempre selvaggia e incontaminata, caratterizzata da un paesaggio aspro, e a tratti ostile, ma sorprendentemente straordinario. Ci sono vallate, montagne e fiumi, gole strette e impraticabili. Ci sono i laghi e le alture, le foreste infinite di abeti che sono diventate le dimore dei lupo e degli orsi.

Gli abitanti che sono rimasti nel territorio l’hanno ribattezzata “la Svizzera della Grecia”, per quello scenario idilliaco fatto di laghi e montagne. E nonostante il difficile accesso alla regione, sono molti i viaggiatori del Paese che giungono qui, ad ammirare la bellezza incontaminata.

Intanto negli anni, ai confini del territorio, sono state sorte località sciistiche e resort lussuosi, ma mai nessuno è stato costruito al suo interno. Perché del resto questa è Agrafa, la terra non scritta.

Agrafa, la terra non scritta

Agrafa, la terra non scritta

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