La tua scorta siamo noi.
Una manifestazione così a Milano non si era mai vista.
600 Sindaci, centinaia di rappresentanti istituzionali: di sinistra, civici, del Movimento 5 Stelle e persino di centrodestra, da Nord e dal Sud Italia
“Siamo qui per parlare di amore e non di odio. Lasciamo l’odio agli anonimi della tastiera. L’odio non ha futuro; Voi avete una missione difficile e apprezzo tantissimo che per qualche ora abbiate voluto lasciare i vostri compiti per questa occasione. Il vostro impegno può essere decisivo per la trasmissione delle memoria. Stasera non c’è indifferenza, ma c’è un’atmosfera di festa, cancelliamo tutti le parole odio e indifferenza e abbracciamoci in un catena umana che trovi empatia e amore nel profondo del nostro essere”.
Queste le parole della Senatrice a Vita Liliana Segre al termine della marcia dei 600 Sindaci; il corteo ha attraversato Galleria Vittorio Emanuele II cantando le note di “Bella Ciao”.
Ne è venuta fuori una scorta civile, collettiva, che metaforicamente, e non solo, si è stretta attorno a Liliana Segre. In galleria Vittorio Emanuele non si riusciva a camminare, da quanta gente c’era.