L’Artico si sta surriscaldando 7 volte di più del previsto, le conseguenze su Europa e Nord America saranno “estreme”

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Il riscaldamento in questa regione è un allarme precoce di ciò che potrebbe accadere nel resto dell’Artico e del mondo”. Così un team di studiosi lancia l’allarme, parlando di tassi straordinari di riscaldamento nell’Artico fino a sette volte più veloci della media globale.

A fare una puntuale analisi è lo studio pubblicato su Scientific Reports, che si basa sui dati delle stazioni meteorologiche automatiche delle isole Svalbard e Franz Josef Land, secondo cui il riscaldamento si sta verificando nel Mare di Barents settentrionale, una regione dalla quale si crede che proprio quel rapido aumento delle temperature possa poi provocare una impennata delle condizioni meteorologiche estreme in Nord America, Europa e Asia.

Era già noto che la crisi climatica stava portando il riscaldamento in tutto l’Artico tre volte più velocemente della media globale, ma la nuova ricerca mostra che la situazione è ancora più estrema in alcuni punti.

Lo studio

Il ghiaccio marino riflette la luce solare e si sta sciogliendo, un meccanismo che a sua volta consente alle parti più profonde dell’oceano di assorbire più energia. E non solo: la perdita di ghiaccio marino significa anche che non limita più la capacità delle acque marine più calde di riscaldare l’aria artica. Per cui, più ghiaccio viene perso, più calore si accumula, formando un circuito.

Ci aspettavamo di vedere un forte riscaldamento, ma non nella scala che abbiamo trovato – ha affermato Ketil Isaksen, ricercatore senior presso l’Istituto meteorologico norvegese. Siamo rimasti tutti sorpresi. Da quello che sappiamo da tutti gli altri punti di osservazione del globo, questi sono i tassi di riscaldamento più alti che abbiamo osservato finora.

Questo è un avvertimento precoce per ciò che sta accadendo nel resto dell’Artico se questo scioglimento continua e che è qualcosa che probabilmente accadrà ancora nei prossimi decenni.

caldo artico

©Sci Rep

Uno studio, questo, che mostra come anche i migliori modelli possibili abbiano sottovalutato il tasso di riscaldamento nel Mare di Barents. Il risultato è stato un insieme di misurazioni della temperatura dell’aria superficiale dal 1981 al 2020 e hanno portato a un’unica conclusione:

Il tasso di riscaldamento regionale per la regione del Mare di Barents settentrionale, in pratica, è eccezionale e corrisponde da 2 a 2,5 volte la media di riscaldamento dell’Artico e da 5 a 7 volte la media del riscaldamento globale.

Qui a Oslo, abbiamo un aumento della temperatura di 0,4°C ogni decennio e le persone vedono coi loro occhi la scomparsa della neve durante l’inverno. Ma quello che sta succedendo nell’estremo nord è fuori scala, conclude Isaksen.

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Fonte: Scientific Reports

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