Lavoratori in smartworking? Il primo ministro di Barbados vi invita a trasferirvi

Condividi
Tempo di Lettura: 2 minuti

Èdi pochi giorni fa la notizia del progetto lanciato dal primo ministro dell’isola caraibica, e ha fatto già strabuzzare gli occhi a tutti coloro che hanno sempre sognato una casa vista mare, o di condurre una vita da vero nomade digitale. Un sogno, questo, che diventa realtà grazie all’iniziativa lanciata da Mia Amor Mottley che invita, tutti gli smart worker a trasferirsi a Barbados.

Tutto è iniziato con la diffusione del Coronavirus, a causa dell’epidemia mondiale, infatti, l’isola dei Caraibi ha subito un duro contraccolpo all’economia locale, mossa soprattutto dal turismo. Il settore a Barbados rappresenta, a oggi, il 40% del Pil del Paese e il 30% della forza lavoro del territorio è proprio impiegata nell’industria turistica.

Così, la premier Mia Amor Mottley ha pensato ad una risposta altrettanto dura al Coronavirus, in concomitanza con la fine del lockdown, invitando gli smart worker di tutto il mondo a trasferirsi a Barbados per un anno.

In base a questa nuova proposta, i turisti avrebbero la possibilità dal 12 luglio, data in cui i confini riaprono ufficialmente, di raggiungere l’isola Caraibica e di soggiornare qui per un anno, lavorando dalla spiaggia con il proprio computer. L’idea, nata dalla premier con la volontà di risollevare il Paese ha già entusiasmato tantissimi lavoratori.

La premier Mottley quindi è disposta a concedere un visto speciale a chiunque lavori da remoto, a queste persone infatti sarà applicato un timbro di benvenuto che consentirà la permanenza nel Paese in un periodo ben più lungo del solito, fissato per un anno, tempo questo che consentirà ai visitatori di immergersi nella cultura dell’isola durante le pause dal lavoro.

La modalità dello smart working è qualcosa a cui sempre più lavoratori si stanno abituando, sono molte le persone che hanno scoperto il piacere di lavorare da casa, o comunque da un’altra postazione mobile diversa da quella dell’ufficio. Non stupisce che la premier delle Barbados abbia scelto di sfruttare questa modalità di lavoro flessibile per risollevare il Paese, consentendo quindi a chiunque una postazione vista mare, sotto i sole dei Caraibi.

I professionisti che lavorano da remoto quindi potranno vivere nel paradiso delle Antille per dodici mesi, scegliere se restare in pianta stabile oppure uscire e rientrare dal Paese più volte.

da Si Viaggia

Loading