Lavoro minorile, Mattarella “A milioni di bambini negato l’avvenire”
Tempo di Lettura: < 1 minutoROMA (ITALPRESS) – “Il futuro dell’umanità è legato alla capacità di proteggere i bambini. La protezione sociale di cui dovrebbero godere – diritto alla salute e all’istruzione – indipendentemente dal luogo in cui si è nati, è ben lungi dall’essere una realtà. In tutto il mondo, a milioni di bambini viene negato l’avvenire. Inseriti nei […]
ROMA (ITALPRESS) – “Il futuro dell’umanità è legato alla capacità di proteggere i bambini. La protezione sociale di cui dovrebbero godere – diritto alla salute e all’istruzione – indipendentemente dal luogo in cui si è nati, è ben lungi dall’essere una realtà.
In tutto il mondo, a milioni di bambini viene negato l’avvenire.
Inseriti nei processi produttivi dell’economia globalizzata, prime vittime delle guerre e dei disastri naturali, viene loro sottratta l’infanzia e vengono costretti a lavorare in tenera età”. Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile.
“Schiavi invisibili – come denuncia l’Organizzazione Internazionale del Lavoro – di una spirale inammissibile di violenza e abusi – prosegue il capo dello Stato -. Anche in Italia i numeri sul lavoro minorile fanno riflettere: sono espressione del disagio sociale presente in troppe aree del Paese e trovano connessione anche con manifestazioni della criminalità organizzata. E’ necessaria una presa di coscienza della pericolosità dell’ingresso in età precoce nel mondo del lavoro di bambini e ragazzi che, senza alcuna tutela, vedono compromettere irrimediabilmente il proprio futuro e del danno che questo reca all’intera società”.
“E’ una responsabilità per fronteggiare la quale sono necessari l’impegno dei governi, delle imprese, della società civile e l’adozione, a livello internazionale, di comportamenti eticamente condivisi anche da parte dei consumatori. La realizzazione delle ambizioni delle bambine e dei bambini deve essere una delle preoccupazioni primarie”, conclude Mattarella.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).