Lazio, Sardegna e altre 3 regioni non tornano in zona gialla
Circola da ore la notizia che alcune regioni da lunedì torneranno in zona gialla. Così non sarà alla luce del nuovo decreto che stabilisce i nuovi criteri per il passaggio da una fascia all’altra delle regioni, oltre al green pass obbligatorio.
Oltre a prorogare fino al 31 dicembre lo stato d’emergenza nazionale, il nuovo Decreto legge 22 luglio 2021 modifica i parametri che definiscono i livelli di rischio e consentono il cambio di “colore” alle Regioni e Province autonome. Sulla base di queste novità, è iniziata a circolare la voce che alcune regioni tra cui Lazio, Campania, Sardegna, Sicilia e Veneto sarebbero passate alla zona gialla. Ciò avrebbe comportato un aumento delle restrizioni, che riguardano vari aspetti, dagli ingressi in bar e ristoranti a matrimoni e cerimonie.
Tuttavia, anche se l’incidenza dei contagi resta in vigore, non sarà più il criterio guida per la scelta delle colorazioni (bianca, gialla, arancione, rossa) delle Regioni e Province autonome. Dal 1° agosto i due parametri principali saranno:
- il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19,
- il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19.
Con una percentuale di posti occupati in rianimazione superiore al 10% e in area medica superiore al 15%, si passa in zona gialla, per passare alla zona arancione tali percentuali devono essere pari al 20% e 30% mentre se superano rispettivamente il 30% e il 40% si finisce in zona rossa.
Per passare in zona gialla, inoltre, l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100mila abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15%, e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10%.
Per il momento nessuna regione italiana si trova in questa situazione.
Fonti di riferimento: Ministero della salute, Governo