Le cose da non dire a un bambino
Da genitori ci domandiamo sempre se il nostro modo di educare i figli sia quello corretto. Ci sono cose da non dire a un bambino e che purtroppo, senza farlo apposta, diciamo ai nostri figli.
Ecco quali sono le cose da non dire a un bambino:
- Sei cattivo. Spesso lo diciamo quando fa i capricci o rompe qualcosa in casa o peggio ancora quando magari litiga o picchia altre persone. Non dobbiamo dirgli che è cattivo, ma cercare sempre di capire le motivazioni dietro questo suo comportamento e aiutarlo a comprendere che la sua reazione è eccessiva.
- Non piangere. Nostro figlio sta esprimendo un’emozione e dirgli di fare il contrario è sbagliato. Non dobbiamo reprimere i suoi sentimenti, poiché questo potrebbe provocare in lui una bassa autostima.
- Ti aiuto, perché non sei capace. Se vedete che vostro figlio non riesce in qualcosa, dategli il tempo per provarci e poi potete intervenire mostrandogli come si fa, ad esempio dicendogli “Guarda, se fai così…” , ma ricordate che la maggior parte delle volte i bambini sanno stupirci e se proprio lo vedete in difficoltà aspettate un pochino che sia lui a chiedervi aiuto.
- Tua sorella/fratello è più brava/o di te. Anche in questo caso, come per le emozioni, si rischia di incorrere in crisi di autostima. Questi paragoni non danno alcun beneficio al bambino, anzi, dicendogli così lo farete sentire sempre più inadeguato.
- Sei come tuo padre/madre. Anche qui il paragone non porta a nulla di buono. In questo caso poi si va a specificare un atteggiamento negativo e dispregiativo. Ricordatevi che non dobbiamo mai paragonare i nostri figli o i loro comportamenti a qualcosa di brutto.
- Non ho tempo. Questa è sicuramente una delle cose che più spesso diciamo ai nostri figli. Senza rendercene conto quando diciamo che non possiamo stare con loro, gli trasmettiamo un’idea che abbiamo di meglio da fare e così facendo si sentiranno isolati e insicuri. Diciamo prima che abbiamo delle cose da fare, in modo da prepararli e al momento necessario sapranno già che non potremo stare con loro. È importante però trovare sempre il tempo per stare con i bambini e giocare insieme.
- Ti porto in collegio. Siamo cresciuti tutti con questa paura del collegio, ma ha avuto davvero senso? Minacciare un figlio di abbandonarlo può davvero portare qualche beneficio? Io non credo. Far vivere un bambino nella paura di essere abbandonato per un errore o un capriccio non è costruttivo per nessuno.
- Ormai sei grande, i bambini grandi non hanno paura. Sminuire le paure di un bambino può portarlo a non esprimere pienamente i suoi sentimenti. Siamo i suoi genitori e dovremmo essere il suo rifugio sicuro, dove può sentirsi sempre libero di esprimersi.
- Con tutto quello che abbiamo fatto per te. Un’altra frase tipica di un genitore che vuole far sentire in colpa il proprio figlio. Peccato che così facendo non lo stimoleremo a fare meglio, anzi, si potrebbe chiudere ancora di più in se stesso.
- Sbrigati! Spesso non sopportiamo la lentezza dei bambini, ma dobbiamo anche capire che hanno una concezione del tempo completamente diversa da noi. Se sappiamo che nostro figlio se la prende con comodo, organizziamoci di conseguenza.
- Ma sei stupido? Altro esempio di frase che può generare insicurezza.
- Mi hai deluso. Le nostre aspettative sui figli sono sempre molto più grandi di noi, ma cerchiamo di non demoralizzare i nostri figli se non arrivano a realizzare i nostri desideri.
- Quando torna il papà vedi! Un’altra minaccia che non ha alcun senso. I problemi vanno risolti subito, perché il bambino deve capire immediatamente in cosa ha sbagliato e non serve aspettare un’altra figura genitoriale per spiegargli che non lo deve fare più.
Ricordate che le offese ai bambini non sono educative e costruttive.
Un bambino ha bisogno di una guida e un aiuto, non di qualcuno che gli urla contro o gli trasmette insicurezze e abbassa la sua autostima. A tal proposito, urlare ai bambini fa male, facendolo trasmettiamo solo tanta rabbia e aggressività. Ricordate il famoso monito conta fino a 10 prima di parlare? Ebbene, fatelo. Prendetevi un attimo, respirate e poi con toni pacati spiegate a vostro figlio perché non deve comportarsi in un certo modo. Trasmettiamo sempre sicurezza e decisione ai nostri figli.