Le vacanze degli italiani? In camper stile America Anni ’60

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L’estate 2020 è stata quella del ritorno del camper. Con le varianti della roulotte o della tenda, a seconda dei casi, fatto sta che è tornata in auge la vacanza in campeggio. Colpa del Covid, naturalmente, che ha spinto sempre più italiani a cercare soluzioni alternative ai luoghi affollati e agli alloggi la cui igiene non fosse garantita al cento per cento. E poi, naturalmente, una vacanza in campeggio è una vacanza tendenzialmente low cost (alcuni campeggi di lusso, tipo i glamping, non sono così economici).

Secondo una recente indagine condotta da Goboony, la piattaforma di camper sharing olandese nata da due appassionati, Foppe Mijnlieff e Mark de Vos, che hanno trasformato la loro passione per il campeggio in un business, se il 50% in più degli Italiani quest’estate ha scelto di restare in Italia, più della metà di questi vacanzieri ha optato proprio per una vacanza in camper.

I motivi? Il 40,6% delle persone intervistate ha affermato che il prezzo notevolmente più competitivo del noleggio di un camper è stato il motivo principale, seguito dal protocollo igienico per la pulizia del camper, che ha visto il 32,6% dei viaggiatori scegliere il camper come mezzo per l’estate 2020.

Già dallo scorso maggio, con la riapertura dei confini regionali, gli Italiani che non vedevano l’ora di uscire di casa hanno prediletto la cosiddetta “staycation“, una vacanza di tipo stanziale o “di prossimità“, come abbiamo sentito spesso dire. Infatti, ben il 90% dei camperisti (praticamente tutti che già praticano questo tipo di esperienza) hanno scelto l’Italia come meta delle vacanze estive. Qualcuno è andato appena oltreconfine, in Francia, qualcun altro si è spinto fino alla Spagna e al Portogallo, ma solo pochissimi.

Infatti, questi dati sono stati eccezionali, se paragonati a quelli dell’estate precedente, quando solo il 60% dei camperisti è rimasto in Italia. Sardegna, Puglia, e Sicilia sono state le regioni più visitate quest’estate, forse perché è qui che c’è il mare più bello.

E il trend del camper non sembra essersi concluso con la fine delle vacanze estive. Secondo i dati di prenotazione, “Solo per il mese di settembre”, ha spiegato Roberta Derosa, Marketing Manager Italia di Goboony “sono aumentate del 300% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. E stiamo già ricevendo prenotazioni per i mesi cruciali dell’anno come Natale e i ponti, tanto che ci aspettiamo di triplicare il numero di prenotazioni nei prossimi mesi, anche perché c’è stato un boom di camper presenti sulla nostra piattaforma che hanno già superato i 3.000”.

È tornato di moda il campeggio, quindi? Prezzi bassi e garanzie igieniche sono alla base di questo un nuovo trend di vacanza all’insegna della libertà, dove chi vuole soggiorna in un camping attrezzato (e ora ce ne sono anche di lusso e a cinque stelle) altrimenti in un’area di sosta all’aperto (dove è possibile farlo, naturalmente) stando lontani da tutto e da tutti per godere della vera vacanza open air.

Il fenomeno ha già preso il via negli Stati Uniti, dove si sta tornando a uno stile di vacanza come negli Anni ’60. Negli Usa, la vacanza che combina vita all’aria aperta e comfort sta spopolando già da qualche anno e quindi anche da prima della pandemia di Coronavirus. Sono molti ancora, però, gli americani che trascorrono vacanze itineranti o che scelgono la roulotte (o anche il carro-tenda) per spostarsi, date anche le notevoli dimensioni del Paese e i tanti chilometri che si devono percorrere per raggiungere una località di vacanza.

Già negli Anni ’80 i campeggi negli Stati Uniti avevano piscine, bar, ristoranti e aree giochi per i bambini, ogni piazzola aveva il proprio barbecue e un tavolone di legno con le panche per ospitare un’intera famiglia, mentre in Italia i camping erano ancora semplici pinete recintate con piazzole adibite alla singola roulotte o tenda, qualcuno aveva il bar ma nulla di più.

Oggi anche in Italia ci sono campeggi a cinque stelle che sembrano dei veri e propri resort, con piscine, giochi, animazione, ristoranti e divertimenti di vario tipo. I prezzi sono più contenuti rispetto a un resort e offrono quella libertà che non sempre in un hotel è possibile avere. Inoltre, è un tipo di vacanza adatta a tutti, coppie, famiglie, single e amici. L’importante è andare d’accordo.

da Si Viaggia

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