Legge Delega, al via il processo di riforma del comparto del gioco d’azzardo

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Il Governo Meloni ha tra i suoi tanti obiettivi quello della completa riforma del comparto del gioco d’azzardo. Si va verso una bozza di legge a modifica della regolamentazione, per restaurare un reparto troppo bistrattato negli ultimi anni.
La bozza è presente nella riforma fiscale ed è una legge delega che va verso la trasformazione del gioco d’azzardo. Il testo, già pronto a marzo 2022, arriva dopo anni di silenzio per un settore che rappresenta uno dei punti forti per l’intera economia nazionale.

Un dato di fatto certificato dai dati, in particolare quelli dell’ultimo report del Libro Blu: il gettito erariale annuo generato dal gioco ha toccato gli undici miliardi di euro, in un settore che fornisce occupazione, tra diretta ed indiretta, ad oltre 150mila persone. La riforma era necessaria da tempo, per regolamentare il settore ma anche per meglio garantire la tutela dei giocatori, in netto aumento nell’ultimo triennio.

L’Esecutivo ha deciso di fare le cose in un certo modo: a guidare il percorso di riforma saranno il viceministro Maurizio Leo e il Consigliere di Stato, Italo Volpe.  Il mese individuato è quello di maggio, quando cioè la Legge Delega dovrebbe passare in Parlamento, fase preliminare ai lavori sui decreti delegati. Un percorso pari ad almeno due anni, volto a rimodulare il sistema attualmente vigente e incentrato sul regime concessorio e autorizzatorio.

Molte novità in arrivo, in particolare per il tema del riciclaggio, dato l’appeal che il gioco – negli ultimi anni soprattutto – ha registrato da parte delle organizzazioni criminali.
Tra i punti centrali della futura riforma, l’aumento della tutela per i soggetti più deboli, soprattutto in età minorile, con il rafforzamento di strumenti già largamente utilizzati come l’autoesclusione dal gioco – tipica della filiera online.

Tra le notizie migliori l’addio alla frammentazione esistente nei territori della Penisola: si va verso nuove regolamentazioni nazionali, uniformi per tutte le regioni senza più disparità e frammentazione. Una riforma che nasce all’insegna dell’equilibrio tra tutte le sue componenti. Anche in termini di controlli, tra concessioni e tassazione. Proprio quest’ultima sarà rivista, per ottenere un equilibrio maggiore sul prelievo fiscale. Un processo pronto ad investire tanto il gioco fisico, quanto il gioco online: qui si va verso la programmazione di controlli annuali per il contrasto al gambling illegale, con i casinò online che in Italia avranno maggior raggio di azione con controlli mirati. Anche in questo caso i controlli sui concessionari saranno capillari. Ed anche sugli apparecchi di intrattenimento, da tenere in ambienti sempre più protetti. Ciliegina sulla torta, la relazione annuale che il MEF presenterà alla Camera sul settore gioco, la raccolta, i dati dei risultati economici e i progressi a tutela di consumatori di gioco legale. Una riforma che – finalmente – può cambiare il volto del gioco in Italia. Non resta che attendere il completamento del processo.

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