Leggere riabilita, i detenuti votano il romanzo migliore

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In lizza per l’edizione 2020: Gianrico Carofiglio con “La misura del tempo”, Valeria Parrella con “Almarina” , Maria Attanasio con “Lo splendore del niente e altre storie”

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MODENA – Detenuti e operatori sociali online insieme, all’insegna della cultura. Saranno 14 i penitenziari italiani, sui 17 che aderiscono al progetto ‘Sognalib(e)ro 2020’, collegati in teleconferenza domani dalle 10 per la prima iniziativa del premio letterario nazionale per le carceri, che mira a promuovere “lettura e scrittura come strumento di riabilitazione come prevede l’articolo 27 della Costituzione”. Dalle rispettive sedi, i detenuti coinvolti parteciperanno all’autopresentazione dei tre scrittori in lizza per l’edizione 2020: Gianrico Carofiglio con “La misura del tempo” (Einaudi, 2019), Valeria Parrella con “Almarina” (Einaudi, 2019), Maria Attanasio con “Lo splendore del niente e altre storie” (Sellerio 2020). Ognuno di loro interverrà in videoconferenza collegandosi dalle rispettive città, attraverso il carcere di Sant’Anna di Modena, con gli altri 13 istituti penitenziari connessi.

L’iniziativa è stata illustrata oggi nella città della Ghirlandina dall’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi con Bruno Ventavoli, giornalista di Tuttolibri-La Stampa e presidente del premio, e in collegamento da remoto Maria Martone, direttrice del Sant’Anna di Modena, oltre a Eugenio Garavini, vicedirettore generale di Bper Banca, e a Marco Bonfiglioli, dirigente del provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria. Quest’ultimo rimarca sul “rilievo dell’appuntamento”, proprio perché si svolgerà all’interno del carcere di Modena, ormai recuperato perché “si stanno concludendo a tempo di record i lavori di ripristino dopo i fatti di marzo”, con la rivolta dei detenuti tra disordini e decessi nel vivo della prima fase dell’emergenza Covid.

Nel frattempo, i detenuti delle 17 carceri in rete con Sognalib(e)ro stanno iniziando a leggere i tre testi in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico. Al termine sceglieranno “il migliore romanzo”, con un voto e con un’apposita guida che permette, con l’aiuto degli educatori, di esprimere giudizi e osservazioni dettagliate sul testo e sull’esperienza di lettura.

Dunque, sono stati individuati dal ministero 17 istituti dove sono attivi laboratori di lettura o scrittura creativi: oltre a Modena, ci sono la casa circondariale di Torino Lorusso e Cotugno, le case di reclusione Milano Opera, e Pisa, Brindisi, Trapani, Verona, Cosenza, Saluzzo, Pescara, Napoli Poggioreale, Sassari, Paola, Ravenna e Castelfranco Emilia, quelle femminili di Roma Rebibbia e Pozzuoli.

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