Linfoma diffuso a grandi cellule B: arriva glofitamab

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Tempo di Lettura: 2 minutiMILANO (ITALPRESS) – C’è una speranza per le persone adulte affette da linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) che sono state già sottoposte a due o più linee di terapia sistemica senza risultati: AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato glofitamab, un anticorpo bispecifico sviluppato da Roche. Ora quindi il farmaco risulta rimborsabile. Si […]

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MILANO (ITALPRESS) – C’è una speranza per le persone adulte affette da linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) che sono state già sottoposte a due o più linee di terapia sistemica senza risultati: AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato glofitamab, un anticorpo bispecifico sviluppato da Roche. Ora quindi il farmaco risulta rimborsabile. Si tratta di una terapia chemio-free pronta all’uso e quindi immediatamente somministrabile, quando necessario, che vanta una durata fissa, ovvero 12 cicli da 21 giorni ciascuno. In questo modo i pazienti sapranno quando il trattamento terminerà.
Il linfoma diffuso a grandi cellule B è la forma più comune di tumori fra gli NHL (linfoma non Hodgkin). Un caso su tre di NHL è un linfoma diffuso a grandi cellule B, è un tipo aggressivo di linfoma. Generalmente è un linfoma responsivo con una prima linea di trattamento ma, nel 40% dei casi ci sarà una ricaduta o la malattia sarà refrattaria. In questi casi le opzioni di terapia erano limitate e la sopravvivenza del paziente era a breve termine.
Glofitamab è il primo anticorpo bispecifico per DLBCL recidivante o refrattario approvato da AIFA, si tratta di un nuovo tipo di immunoterapia: “I pazienti affetti da DLBCL fortemente pretrattati o refrattari avevano purtroppo poche alternative terapeutiche. Negli ultimi anni il panorama terapeutico si è arricchito di nuove terapie innovative ed efficaci e l’approvazione di glofitamab rappresenta una di queste innovazioni – ha affermato Paolo Corradini, Professore Ordinario di Ematologia all’Università degli Studi di Milano – I dati di glofitamab confermano l’importante ruolo degli anticorpi bispecifici CD20xCD3 nel trattamento dei linfomi non Hodgkin B sia aggressivi sia indolenti, mostrando come una terapia a durata definita possa determinare risposte complete e durature anche dopo il termine del trattamento. In quest’ottica si conferma anche il razionale di studi clinici in corso, in cui gli anticorpi bispecifici vengono testati in strategie di combinazione nelle linee di trattamento precoci del DLBCL e del linfoma follicolare”.
Il meccanismo d’azione di glofitamab lo rende particolarmente efficace e in grado di indurre risposte complete, veloci e durature in pazienti con linfomi fortemente pretrattati e/o refrattari alle precedenti terapie, incluse le CAR-T. L’approvazione della terapia da parte di AIFA si basa sui risultati dello studio registrativo di fase I/II NP30179. Lo studio, con follow up mediano aggiornato di 32.1 mesi ha dimostrato che glofitamab è in grado di mantenere risposte complete e durature.
Dopo il follow up infatti, il 55% dei pazienti con risposta completa era ancora in remissione a 24 mesi e la maggior parte di questi pazienti era ancora in vita 18 mesi dopo aver completato il trattamento con glofitamab. Il farmaco risulta inoltre ben tollerato.
“Il nostro impegno è quello di portare ai pazienti soluzioni terapeutiche innovative che generino risultati con impatto rilevante. Da molti anni Roche sta dedicando un grande focus allo sviluppo di anticorpi bispecifici attivanti i linfociti T e abbiamo raggiunto risultati clinici e organizzativi significativi nel trattamento dei linfomi – ha detto Federico Pantellini, Medical Affairs Lead Roche Pharma Italia – Grazie agli importanti dati di efficacia ottenuti dallo studio registrativo, alla sua pronta disponibilità e al regime a durata fissa, crediamo che glofitamab potrà migliorare significativamente i percorsi terapeutici dei pazienti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario”.
– foto fo3/Italpress –
(ITALPRESS).

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