Lo sport fa bene a tutte le età, parola di Marzorati
Tempo di Lettura: 2 minutiMILANO (ITALPRESS) – Lo sport fa bene a tutte le età, ma ancor di più con il passare degli anni: muoversi aiuta infatti a contrastare il logoramento a cui l’organismo va incontro invecchiando. Come se fosse un farmaco, dopo una certa età l’attività fisica va prescritta e dosata con attenzione, una buona regola che diventa […]
MILANO (ITALPRESS) – Lo sport fa bene a tutte le età, ma ancor di più con il passare degli anni: muoversi aiuta infatti a contrastare il logoramento a cui l’organismo va incontro invecchiando. Come se fosse un farmaco, dopo una certa età l’attività fisica va prescritta e dosata con attenzione, una buona regola che diventa un imperativo ai livelli sportivi più alti. Il campione che continua a vincere quando gli altri hanno appeso le scarpette al chiodo è sicuramente un atleta dotato, disciplinato e motivato, ma sicuramente anche sostenuto da un team di medici esperti e dedicati, un vero e proprio gioco di squadra, in campo e fuori. Sono alcuni dei temi trattati da Pierluigi Marzorati, uno dei più famosi giocatori di basket italiani, iconica leggenda della Pallacanestro Cantù, già presidente per cinque anni del comitato regionale lombardo del Coni e oggi direttore generale della Legends International Basket Association – LIBA, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“Spesso qualche infortunio fa bene – ha esordito – Io a 24 anni, prima di fare la seconda Olimpiade, ho avuto un problema di sciatalgia, ho fatto la radiografia, come si usava fare nel 1976. La diagnosi: un problema al nervo interstiziale della schiena, dovevo smettere di giocare. Allora tornai in società abbastanza abbacchiato, a quel punto ci fu la proposta di un chiropratico che esercitava a Como e poteva fare al caso mio – ha ricordato Marzorati – Con tre trattamenti ho avuto un beneficio incredibile”. “Quelli che mi hanno seguito non erano solo medici, ma cercavano di non spremermi dal punto di vista sportivo, ma di seguirmi sulla condizione migliore per me – ha spiegato l’ex cestista – Spesso nello sport si usa sfruttare nel modo più esasperato possibile l’atleta, io ho avuto la fortuna di aver avuto medici che volevano sì recuperarmi, ma con una visione futura”.
Con Marzorati, che durante la sua carriera si è laureato in ingegneria e che dopo il ritiro esercita la professione come progettista di impianti civili e sportivi, è impossibile non affrontare i temi prettamente sportivi, tra cui la più grande delusione in una carriera strepitosa: “A Cantù abbiamo vinto quando avevo compagni di squadra in gamba e perso quando erano scarsi, io contavo poco – ha precisato – La sconfitta in semifinale con la Jugoslavia alle Olimpiadi di Montreal è stata un grande rimpianto, eravamo avanti di 13 punti e siamo stati rimontati”. Per i 70 anni di Cantù, Marzorati è tornato a giocare all’età di 54 anni: “All’inizio l’ho presa seriamente, mi ero allenato abbastanza, poi negli ultimi giorni erano iniziate le interviste, le foto – ha raccontato l’ex giocatore, che con quella apparizione dell’8 ottobre 2006 in campionato contro Treviso è diventato il più anziano mai sceso in campo in un incontro ufficiale di Serie A – In ogni caso, l’avevo presa in modo goliardico, anche perchè era da 16 anni che non frequentavo più il campo”.
Infine, sul progetto dedicato agli atleti over 55: “Con LIBA Italia, associazione di veterani del basket, abbiamo tra gli obiettivi quello di promuovere iniziative di carattere sportivo, ma allo stesso tempo educative e formative nelle scuole – ha rivendicato – Inoltre, vogliamo fare anche qualcosa per giocatori e dirigenti del basket, impostare una sorta di screening sanitario per controllare lo stato di salute”, ha concluso.
– foto tratta da video Medicina Top –
(ITALPRESS).