Lombardi: “Io candidata sindaco? Dirimente il tema dei due mandati”
- Marco Tribuzi
- 04/06/2020
- Lazio, Politica, Roma
- m.tribuzi@agenziadire.com
La capogruppo del M5s in Regione intervistata dall'Agenzia Dire. Una ricandidatura di Virginia Raggi? "Sarebbe una grave deroga" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
ROMA – Roberta Lombardi non ha intenzione di candidarsi a sindaco di Roma tra un anno e lo ha spiegato nel corso di un’intervista con l’agenzia Dire. “Ho letto di questa suggestione di una mia candidatura a sindaca- ha spiegato con ironia- Il mio primo obiettivo ora e’ arrivare all’8 giugno, data di chiusura delle scuole, perché sto facendo la maestra, la baby sitter, la didattica a distanza e quindi ho un obiettivo immediato di ‘sopravvivenza’. Quello successivo sarà arrivare al momento di una normalità nella gestione familiare. Non mi sono spinta con la fantasia verso queste suggestioni”. Più seriamente il capogruppo grillino alla Pisana, già deputato nella penultima legislatura, ha detto: “Per me il tema dei due mandati e’ dirimente. E’ impagabile la libertà che una persona accumula nella sua attività politica e ha come proprio patrimonio quando non è alla ricerca del consenso per farsi rieleggere. Ho letto di esponenti locali del Pd, che nemmeno conosco, che tiravano in ballo il mio nome, probabilmente nel rito di bruciarlo, e visti i miei trascorsi col Pd romano dubito ci sia la minima possibilità che questo partito faccia il mio nome. Ma in ogni caso torno al discorso sul fatto di liberare gli esponenti politici dalla ricerca del consenso”.
“QUATTRO ANNI DI RAGGI E SU ALCUNI TEMI RISULTATI POCO VISIBILI”
“Ci sono alcuni temi sui quali si vede di più l’azione nuova della Giunta Raggi e dell’amministrazione Cinque stelle piuttosto e altri dove ancora, dopo 4 anni, non sono evidenti risultati visibili“, ha commentato Lombardi.
“Sulla questione dell’edilizia residenziale pubblica e la vicenda dei piani di zona, che seguo di persona, ho visto che l’azione dell’amministrazione 5 Stelle ha portato a salvaguardare il diritto alla case delle persone coinvolte- ha spiegato- E anche sul rifacimento delle strade i risultati sono tangibili ma su altre questioni e’ stata iniziata un’azione amministrativa e i risultati non sono visibili. Penso ai rifiuti o alla cura del verde. Si è passati dal sistema Buzzi-Carminati a una gara europea molto importante e talmente grande che ci sono voluti anni per costruirla e altri per superare i ricorsi o i rilievi dell’Anac sulle ditte che si erano aggiudicate il bando. Dopo quattro anni di pazienza dei cittadini tutti ci aspettavamo che in primavera si arrivasse con i prati all’inglese a Roma. Questo non è successo anche a causa del lockdown”. Tuttavia, “so che molti semi su tutti i settori sono stati piantati, ora è il momento di cogliere i frutti e spero che nel prossimo anno i romani potranno avere una messe abbondante di raccolto. Il giudizio sulla Giunta Raggi e l’amministrazione 5 Stelle a Roma lo darò alla fine del percorso, manca un anno e sono fiduciosa che questo anno ci darà delle buone soddisfazioni”.
“PERCORSO NUOVO, MA POCO DIALOGO CON I CITTADINI”
“Il merito che riconosco all’amministrazione Raggi e al Consiglio Comunale è avere iniziato un percorso nuovo nella gestione amministrativa della città. Venivamo dalla commistione tra amministrazione, un certo tipo di imprenditoria e un certo tipo di politica che ha portato alle condanne per Mafia Capitale e abbiamo dovuto fare tabula rasa di questo sistema di commistione. Su questo c’è stata un’azione molto caparbia del M5S. Invece è stato un peccato, ma spero si possa rimediare, non avere avuto l’umiltà di comunicare le difficoltà che sono state incontrate, riflette Lombardi. “Non c’è stato- ha aggiunto- il contatto quotidiano, in maniera empatica e umile con la città per spiegare ‘stiamo facendo questo, stiamo avendo queste difficoltà’ oppure ‘stiamo facendo questa cosa di cui non vedete i risultati ma ci aspettiamo entro questo tempo di vedere questi risultati’. Mi dispiace e spero in questo anno possa essere corretto questo atteggiamento verso i romani che sono persone intelligenti, pazienti e comprensive. Mi piacerebbe che questo difetto di comunicazione venisse colmato in questi mesi che restano”. E’ per questo motivo che c’è stato un progressivo scollamento tra i tanti elettori, specie quelli delle periferie, che hanno votato Raggi quattro anni fa e la sindaca? “I municipi sono terra di frontiera perché, specie nelle periferie, il disagio è alto e le aspettative moltissime. Probabilmente questo distacco tra i dipartimenti e i municipi, e quindi il territorio, ha sofferto di questa mancanza di risultati tangibili e veloci- ha concluso Lombardi- Bisogna spiegare con sincerità, umiltà e diffusa presenza sul territorio le difficoltà e i risultati portati, che non si è trascurato un territorio e non ci si è dimenticati degli impegni assunti in campagna elettorale ma si sono incontrati intoppi a livello di burocrazia amministrativa che di fatto, tranne poche eccezioni, e’ la stessa di cinque anni fa”.
RAGGI RICANDIDATA? “SAREBBE GRAVE DEROGA”
“Se passasse il superamento della regola dei due mandati sarebbe uno stravolgimento grande che rimetterebbe in discussione tante persone, iscritti e simpatizzanti all’interno del Movimento”, ha detto, nel corso di un intervista con l’agenzia Dire, il capogruppo del M5S in Consiglio regionale del Lazio, Roberta Lombardi, rispondendo a una domanda sulla possibile deroga da parte del M5S alla regola del doppio mandato, decisione che aprirebbe le porte anche a una possibile ricandidatura a sindaco di Roma di Virginia Raggi. “Questa è una delle regole più identitarie nel Movimento 5 Stelle, perché fa si’ che la politica non venga vista come una professione e che il politico all’interno della sua istituzione svolga la sua attività libero dall’idea della ricerca perenne del consenso per garantirsi la sua rielezione- ha continuato Lombardi- Se il M5S deciderà di andare verso un’altra direzione sarà una decisione che avrà delle conseguenze. Probabilmente in termini di consenso, magari molti eletti decideranno che la loro esperienza politica si concluderà alla fine dei due mandati, molti attivisti non saranno concordi con questa scelta e altre persone si avvicineranno al Movimento”. Se i vertici nazionali del M5S dovessero decidere per una ricandidatura della Raggi prima degli Stati generali o non facessero svolgere questo appuntamento, continuerebbe a sentire il Movimento come la sua casa politica? “Io sono membro del collegio di garanzia del M5S e svolgerò questo ruolo fino all’ultimo giorno in cui sentirò che queste regole sono da rispettare: nel momento in cui non dovessi più sentirlo, come avviene in altre vicende della vita, agirò di conseguenza. Ma in questo momento non vedo questa possibilità”, ha risposto Lombardi, lasciando intendere che allo stato non è prevista una sua uscita dal Movimento.
Citando le parole di Gian Roberto Casaleggio, Lombardi ha sottolineato che “‘Ogni volta che si deroga a una regola praticamente la si cancella’, questo non significa che le regole non possano cambiare. Non trovo scandaloso che si parli di un superamento di una regola purché non sia una deroga ad personam o ad personas e purché ci sia un dibattito pubblico. Per questo sono fondamentali gli Stati generali, perché rientrano in una ridefinizione del M5S a undici anni dalla sua nascita e per decidere una volta per tutte cosa fare da grandi: se essere una buona e utile forza di opposizione stando da soli o se percorrere la strada di realizzare dei punti dei nostri programmi con qualunque forza politica ci stia. Dallo scioglimento di questo nodo o dell’eventuale non scioglimento deriverà a cascata una serie di conseguenze sui territori: ci sarà chi arriverà e chi se ne andrà. Le regole vanno superate col coinvolgimento degli iscritti e dopo un confronto che ridisegni completamente l’idea del Movimento 5 Stelle”.
“LO SGOMBERO DI CASAPOUND SIA PRIORITA’ PER LA PREFETTURA”
“Sarà anche vero che lo sgombero di questo immobile non è una priorità nella lista della Prefettura di Roma ma dovrebbe esserlo per dare un segnale verso una cittadinanza che ha visto l’amministrazione capitolina improntare tanta parte della sua azione sulla legalità e quindi sarebbe conseguente al lavoro fatto sul territorio in tema di restituzione alla città situazioni che negli anni si sono degradate. Quell’immobile occupato e’ un simbolo”, ha spiegato Lombardi durante l’intevrista con l’Agenzia Dire.
Alcuni esponenti di Casapound sarebbero stati preallertati della decisione di sgomberare lo stabile: “Ho assistito a diverse fasi preparatorie di sgomberi e so che ci sono state sempre interlocuzioni informali per evitare di arrivare a situazioni di tensione il giorno stesso- ha aggiunto Lombardi- Se effettivamente queste persone sono state avvisate non è una cosa che deve ‘schockare’, perché si cerca di trovare sempre la modalità più pacifica per gestire queste situazioni. Dopodiché l’occupazione di un immobile da parte di una forza che si richiama a principi come ‘ordine, legge disciplina, onore’ è un controsenso”.
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