Lombardia, la commissione d’inchiesta sul coronavirus in stallo: scontro M5s-Lega

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Scambio di accuse tra i capigruppo di M5s e Lega, Marco Fumagalli e Roberto Anelli Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

MILANO – Uno minaccia audizioni fiume di tutti i direttori di Ats e Asst “ingorgando” la commissione sanita’. L’altro replica che la commissione partira’ eccome, ma per fare luce sulle mancanze del governo e ricorda polemico che in Emilia-Romagna il centrosinistra ha detto no alla sua istituzione. Deve ancora partire la commissione d’inchiesta sul coronavirus del consiglio regionale della Lombardia, ma e’ gia’ duello tra i capigruppo di M5s e Lega, Marco Fumagalli e Roberto Anelli.

Parte il primo con un ultimatum dopo lo stallo dell’altro giorno sulla nomina del presidente, che sara’ indicato dall’opposizione che ha fatto il nome di Jacopo Scandella del Pd, consigliere bergamasco della Val Seriana, impallinato pero’ dai suoi stessi alleati (con due schede bianche) e fermo a 29 voti sui 37 necessari anche perche’ stoppato da 41 bianche di tutto il centrodestra.

“Se la maggioranza mette in stallo la commissione d’inchiesta chiederemo le audizioni in commissione sanita’ di tutti i Dg delle Ats e Asst– dice Fumagalli- oltre ai direttori delle Rsa, degli ordini professionali e dei sindacati dei sanitari anche per capire cosa non ha funzionato a livello di sistema e di normativa regionale”.

Il consigliere grillino spiega che il collega Massimo De Rosa “ha depositato una richiesta di audizione, in commissione Bilancio, per Aria Spa, la centrale di acquisto di Regione Lombardia che si e’ occupata dell’acquisto delle mascherine e della vicenda dei test sierologici Diasorin, per la quale e’ pendente un’indagine della Procura di Milano e altre azioni sono in corso da parte del consigliere stesso. Quella delle audizioni degli enti coinvolti nel Covid e’ un’attivita’ che deve essere fatta dalla commissione d’inchiesta che pero’ la maggioranza ha boicottato non partecipando alla nomina del Presidente. A questo punto la maggioranza deve decidere se vuole far partire immediatamente la commissione d’inchiesta evitando di ingorgare le commissioni con le nostre richieste di audizioni oppure di votare il candidato designato dalle minoranze come da Regolamento”.

Toni respinti seccamente da Anelli. “Il grillino Fumagalli puo’ stare tranquillo: la commissione d’inchiesta partira’ regolarmente e potra’ far luce su tutto quanto e’ successo in Lombardia, anche delle tante e vergognose mancanze del suo governo di incompetenti allo sbaraglio“.

“Voglio poi ricordare a Fumagalli- continua Anelli– che in Lombardia la commissione d’inchiesta puo’ partire in quanto voluta anche dal centrodestra, a differenza ad esempio dell’Emilia Romagna dove i suoi alleati di governo del PD non ne hanno consentito l’istituzione. In Lombardia il centrodestra e’ stato da subito favorevole a questa commissione in quanto non abbiamo nulla da temere. Fumagalli se ne faccia una ragione”.

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