Lopalco: “Dietro ai focolai anche persone al lavoro con la febbre”
- Redazione
- 07/08/2020
- Puglia, Sanità
- redazioneweb@agenziadire.com
Le regole ci sono, bisogna seguirle, ricorda l'epidemiologo Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
BARI – “Noi dobbiamo fare la nostra parte, il cittadino deve fare la propria parte. Le regole sono sempre quelle: cerchiamo di stare distanti, cerchiamo di indossare la mascherina quando siamo in presenza di altri sconosciuti e soprattutto nei luoghi chiusi e laviamoci le mani. Ricordiamoci l’altra importantissima regola: con la febbre si sta a casa. Purtroppo noi abbiamo avuto degli importanti focolai causati da persone, anche purtroppo professionisti, che sono andate in giro a lavorare con la febbre. Questo oggi non è ammissibile”. Lo ha detto l’epidemiologo e responsabile del coordinamento epidemiologico della Regione Puglia Pier Luigi Lopalco a margine della conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza pugliesi sull’andamento dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19 che si è svolto in prefettura a Bari.
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“Il mio appello personale e accorato è quello di ristabilire una forte alleanza fra il cittadino pugliese, un cittadino maturo che deve rendersi conto che dobbiamo continuare a vivere convivendo con questo virus, e lo Stato e la sanità – ha aggiunto l’esperto -. Quello che abbiamo fatto è dare concretezza a quello che fino a oggi molti hanno percepito come uno slogan, cioè: dobbiamo convivere con il virus. Ciò significa che c’è un virus che circola, che all’inizio dell’anno ha creato una crisi importantissima. Noi adesso questo virus lo conosciamo, sappiamo come gestirlo. Dobbiamo trasformare quella che fino a ieri era un’emergenza sanitaria in quella che è una normale, ordinaria amministrazione di una epidemia. Su questo noi siamo pronti”.
“Le regole ci sono, abbiamo regolamentato davvero ogni attività, i controlli devono essere intensificati – ha continuato Lopalco -. Abbiamo anche avuto i numeri e sono dei numeri impressionanti, perché sono migliaia i controlli che le forze dell’ordine hanno fatto nelle scorse settimane e che continuano a fare”.
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